La scrivente Organizzazione Sindacale, a fronte di ripetuti incontri con la dirigenza della Grandi Navi Veloci miranti a deprecare il ricorso ad una forma di protesa dei lavoratori, ha sempre ricevuto atteggiamenti di chiusura rispetto ad un percorso fatto di mediazione.
Nel corso del tempo, abbiamo fatto nostra la volontà dei lavoratori nella rivendicazione di un regime contrattuale stabile che consenta di poter programmare una vita rispetto alla instabilità del precariato.
Grazie alla massiccia fiducia ricevuta con il mandato conferito dai lavoratori, siamo riusciti a strappare dalla GNV il riconoscimento contrattuale previsto dal CCNL della Continuità di Rapporto di Lavoro non solo per coloro che beneficeranno del riconoscimento ma anche come prospettiva da coloro che oggi vivono il precariato come un qualcosa dal quale si può e si deve uscire.
Il nostro compito non poteva e non doveva limitarsi solo al riconoscimento, ma doveva continuare lungo un percorso fatto di trasparenza e di rispetto delle regole nella legittimazione dei riconoscimenti ai lavoratori di quanto a loro spettasse in un ottica che non badasse ad appartenenze ma che rispondesse all’unica condizione posta dalla UGL ossia quello del rispetto delle regole previste dal CCNL di categoria.
L’abbiamo ribadito sia nei tavoli territoriali portato avanti dai nostri Segretari che ai tavoli nazionali.
A fronte di svariati incontri ne abbiamo ricevuto sempre un “ostinato diniego” rispetto ad una richiesta che rispondesse a trasparenza e rispetto delle regole al fine di dare delle risposte ai lavoratori a partire dalle categorie iniziali fino alle categorie superiori.
Gli incontri, non hanno mai avuto risposte per i lavoratori che rendessero chiara l’applicazione del CCNL.
In ultimo a fronte della Dichiarazione dello “Stato di Agitazione” abbiamo sperato che ci si potesse avviare verso un dialogo di distensione che potesse portarci ad una soluzione di quanto i lavoratori chiedevano. Purtroppo anche negli incontri previsti dalla Procedura di Raffreddamento le divergenze non si sono avvicinate.
Riteniamo, oltretutto l’accordo di secondo livello proposto dall’azienda non pienamente rispondente alle aspettative dei lavoratori in merito alle corresponsioni, rispetto ai sacrifici richiesti, specialmente nelle categorie iniziali ed intermedie (Mozzi, Piccoli, Garzoni, Camerieri, Giovanotti, Marinai etc), per cui faremo l’unica cosa che riteniamo giusto fare, ossia quella di sottoporre lo stesso all’accettazione o meno dei lavoratori.
Pertanto, considerato che non vi sono avvicinamenti fra i lavoratori e l’azienda rispetto a quanto rivendicato, confermiamo lo sciopero previsto dalle ore 20.00 del 13 Aprile alle ore 19.59 del 14 Aprile.
Roma, 07 Aprile 2025
La Segreteria Nazionale

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