Il sindacato Orsa marittimi in una nota sindacale pubblicata sulla sua pagina social ha sollevato un problema molto significativo e complesso legato al settore marittimo, che tocca la trasparenza delle pratiche di reclutamento e le implicazioni per i lavoratori nazionali.
Il sindacato nella nota dichiara che nelle varie richieste di reclutamento personale da parte di grosse società di navigazione italiane sembra che ci siano delle contraddizioni tra l’apparente urgenza dichiarata dalle aziende armatoriali e la realtà riscontrata dai lavoratori.
Numerosi lavoratori marittimi hanno segnalato che, nonostante le comunicazioni aziendali che indicano una “domanda” di personale, alla fine si sentono rispondere che le posizioni sono già “piene” o che, eventualmente, saranno contattati in futuro, senza mai arrivare ad un reale imbarco.
Il timore del sindacato e che iniziative come il “Recruiting Day” possa essere giustificazioni per assunzioni a costi inferiori di personale extracomunitario sollevando questioni critiche sia dal punto di vista etico che legale.
È fondamentale che i processi di reclutamento nel settore marittimo siano gestiti in modo trasparente e con equità, riconoscendo e valorizzando le competenze dei lavoratori italiani. A livello politico e istituzionale, potrebbe essere utile un monitoraggio più rigoroso delle pratiche di assunzione e l’introduzione di misure per garantire che le aziende rispettino gli obblighi verso la forza lavoro locale.

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