Tutte le sigle autonome contestano l’accordo raggiunto fra la compagnia armatoriale e le segreterie confederali per modificare l’alternanza imbarco-riposo dei marittimi in turno particolare.
Tutte le sigle autonome dei lavoratori, tuttavia, hanno contestato metodo (in particolare la asserita mancanza di chiarezza su qualifiche, numeri e specifico personale coinvolto) e merito dell’accordo. “Non siamo assolutamente in accordo con una ‘rivoluzione’ dell’impiego del personale secondo una nuova organizzazione del lavoro basata sull’approssimazione e sulla superficialità” ha riportato una nota di Ugl Mare.
“La proposta risulta inadeguata nei tempi – considerando l’imminente alta stagione – e nelle modalità, causando significativi danni economici a diverse categorie di lavoratori” ha rilevato Usb mare e porti, invitando “con urgenza la Dirigenza Aziendale a promuovere un tavolo negoziale con tutte le parti interessate”, mentre Csle (Confederazione sindacale lavoratori europei autonomi) ha definito una “porcata” l’aver escluso con l’accordo l’applicazione del nuovo articolo 60 del Ccnl (introdotto cioè con l’ultimo recente rinnovo) che ha abbassato il periodo di franchigia (il periodo minimo da trascorrere a terra per i marittimi del turno particolare)……clicca qui





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