Orsa marittimi, Filda settore marittimo. “La distruzione delle risorse umane per il profitto degli armatori”

Una lettera di denuncia inviata ai massimi rappresentanti degli Organi competenti dai dai i sindacati Orsa marittimi e Filda molto ben articolata dove si evidenzia l’importanza di tutelare i diritti e la sicurezza dei lavoratori marittimi.

La denuncia sottolinea il valore delle risorse umane e mette in evidenza le gravi conseguenze di un approccio imprenditoriale che sacrifica la dignità e la sicurezza dei lavoratori per il profitto.

Egregio Presidente della Repubblica,
Egregio Ministro dei Trasporti,
Egregio Ministro del Lavoro

Oggetto: La distruzione delle risorse umane per il profitto degli armatori

Le scriventi Organizzazione Sindacale ORSA MARITTIMI O.S FILDA. Esprimono un profondo disappunto e indignazione di fronte alla continua distruzione del valore delle “risorse umane” ad opera degli armatori e padroni speculatori, che, mossi dalla sola ingordigia di ricchezza e di potere, stanno mettendo a repentaglio la vita e la dignità dei lavoratori marittimi.
In un contesto di crescente sfruttamento, dove la sicurezza dei lavoratori è costantemente messa in secondo piano, le risorse umane vengono trattate come meri strumenti da utilizzare e gettare via, senza considerare la loro salute, il loro benessere e la loro vita. L’obiettivo esclusivo è quello di massimizzare il profitto, a qualsiasi costo, senza tenere conto che ogni lavoratore è un essere umano, con diritti inviolabili e una vita da proteggere.
La costante riduzione del personale di bordo, la mancanza di adeguate misure di sicurezza e il sacrificio delle condizioni di lavoro sono il frutto di una politica aziendale che non vede nei lavoratori altro che un mezzo per raggiungere il proprio tornaconto economico. Questi padroni speculatori non si fermano nemmeno di fronte alle tragedie che accadono quotidianamente, tra infortuni mortali e gravissimi incidenti, come quello che recentemente ha visto la morte di un nostro collega a bordo.
Non possiamo più tollerare che la ricerca del massimo profitto vada a scapito della sicurezza e della vita dei lavoratori. La nostra solidarietà va ai familiari della vittima, che oggi soffrono la perdita di un loro caro, e ribadiamo con forza che la vita e la dignità dei lavoratori non possono essere sacrificati per l’avidità di pochi.
Invitiamo con urgenza il Presidente della Repubblica, il Ministero dei Trasporti e il Ministero del Lavoro ad intervenire con provvedimenti concreti e rapidi per fermare questa ingiustizia. È necessario che la sicurezza a bordo delle navi diventi una priorità assoluta e che la valorizzazione delle risorse umane venga finalmente riconosciuta.
La lotta per il rispetto dei diritti e per una vita dignitosa per i lavoratori marittimi continuerà con fermezza.

Bottiglieri Gennaro Orsa marittimi

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