
Con la presente, la Federmar/Cisal
– Viene segnalato dal vostro personale marittimo che, in caso di assenza per malattia durante l’imbarco, pur certificata dal SASN, la Società trattiene arbitrariamente giorni di riposo compensativo accumulato o, peggio ancora, giorni di ferie.
– Le segnalazioni verbali non sono state sufficienti a modificare tale prassi.
Considerando che:
– La normativa di riferimento, R.D. n.327 del 30/03/42 aggiornato dal D.P.R. n.231 del 13/04/06, stabilisce che il lavoratore marittimo imbarcato, qualora manifesti un malessere curabile entro i tre giorni, non debba essere sbarcato, ma curato a bordo. Nella fattispecie, la tipologia delle vostre unità, in assenza di alloggi, non consente il previsto riposo a bordo.
– È prassi consolidata che un marittimo ammalato, come qualsiasi altro lavoratore, resti a casa.
– I giorni di malattia, sia per un giorno che per tre giorni,devono essere certificati da un medico facente parte della struttura SASN.
– Questo comportamento lede il diritto alla salute sancito dalla Costituzione Italiana.
Ritenuto che:- La giustificazione che il programma gestionale da voi utilizzato non consenta l’inserimento di giorni di malattia nell’elaborazione delle competenze appare come un “escamotage” per punire il lavoratore.
– Le giornate di malattia, regolarmente avallate da certificato medico, non possano essere trattenute in nessuna forma al marittimo.
Per quanto sopra esposto,
si richiede l’immediata cessazione di questa prassi anticontrattuale e il relativo ricalcolo a favore dei marittimi a cui sono stati trattenuti, in maniera scorretta, giorni di ferie e/o riposi compensativi.
SINDACATI E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
SOCIETA DI NAVIGAZIONI

