Un passo importante per migliorare le condizioni di lavoro dei marittimi. L’indagine della World Maritime University ha rivelato situazioni preoccupanti riguardo l’eccessivo carico di lavoro e la violazione dei periodi di riposo.
È positivo vedere che l’OIL sta prendendo provvedimenti per affrontare questi problemi.
Ci sono statistiche abbastanza preoccupanti e sottolineano l’importanza di intervenire per migliorare le condizioni di lavoro dei marittimi. La mancanza di riposo adeguato e giorni liberi può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale, oltre a compromettere la sicurezza a bordo.
È evidente che, nonostante le normative, ci sono ancora molte sfide da affrontare per garantire che i diritti dei marittimi siano rispettati. Si spera che la riunione del Comitato tripartito speciale della Convenzione sul lavoro marittimo a Ginevra possa portare a soluzioni concrete e a una migliore applicazione delle norme esistenti.
Sembra che il problema risieda tanto nell’applicazione delle normative quanto nella loro formulazione. Il fatto che i marittimi debbano sottostimare le loro ore di lavoro per evitare sanzioni è un problema serio che mina l’intero sistema di regolamentazione.
La proposta di creare un sistema di registro online sicuro potrebbe essere una soluzione efficace. Consentirebbe ai marittimi di riportare le loro ore di lavoro in modo trasparente e senza timore di ripercussioni, migliorando così la qualità dei dati raccolti e fornendo un quadro più realistico della situazione.
Anche il rilascio di certificati di equipaggio con requisiti minimi da parte degli stati di bandiera è una questione che deve essere affrontata. Gli armatori dovrebbero essere incentivati a mantenere un numero sufficiente di lavoratori a bordo per evitare carichi di lavoro eccessivi e garantire il rispetto delle normative.
Speriamo che le discussioni a Ginevra portino a miglioramenti concreti in queste aree.
I professionisti del settore, tra cui il fondatore del Seafarers Happiness Index, Steven Jones, hanno espresso preoccupazioni su questo problema. In un recente articolo per Splash, ha affermato che i marittimi lottano contro la sottostima cronica e la paura di essere puniti per le violazioni.
Ha aggiunto che i lavoratori si trovano di fronte a una scelta difficile: segnalare onestamente gli eccessi di lavoro e rischiare sanzioni oppure modificare i registri per evitare problemi, il che porta a una mancanza di dati precisi sulle effettive ore di lavoro.

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