Attualmente, la forza lavoro delle donne marinaie in India è di circa 10.300
Il mio amico Vijay Mohan
Le donne marinaie costituiscono solo circa il tre per cento della manodopera indiana impiegata nella Marina mercantile. Archivio
Il governo prevede di triplicare il numero di donne impiegate nella Marina mercantile indiana entro la fine del 2026; a tal fine, la Direzione generale delle spedizioni (DGS) ha avviato diverse misure, tra cui la revisione delle politiche esistenti e l’offerta di incentivi ai futuri cadetti.
È stata istituita una task force per rivedere le politiche e le normative che disciplinano l’occupazione e le condizioni di lavoro delle donne marittime e suggerire modifiche o l’inclusione di nuove clausole per offrire loro pari opportunità di lavoro e garantire la loro sicurezza e il loro benessere, ha affermato il capitano (dottore) Daniel Joseph, vicedirettore generale del settore marittimo, durante una visita a Chandigarh.
Attualmente, la forza lavoro delle donne marinaie in India è di circa 10.300. Hanno iniziato ad arruolarsi nella Marina mercantile circa 15 anni fa e circa 50 hanno raggiunto il livello di capitano o capo ingegnere a bordo di navi a vela. La comunità totale di marinai attivi in India conta circa 3,2 lakh, secondo i dati disponibili presso le associazioni della Marina mercantile.
A novembre, la DGS ha costituito la “Task Force sulle donne nel settore marittimo”, riconoscendo l’urgente necessità di affrontare i problemi e le sfide che le donne si trovano ad affrontare nel settore marittimo.
La task force, guidata da Harjeet Kaur Joshi, ex presidente della Shipping Corporation of India, comprende rappresentanti dell’industria marittima, compagnie di navigazione, uffici collegati e altre parti interessate per lavorare e prendersi cura della causa e dei problemi delle donne marinaie e sostenere il loro benessere in mare e a terra, ha affermato il capitano Joseph.
Oltre ad analizzare le condizioni di lavoro, l’ambiente operativo e i requisiti infrastrutturali da una prospettiva di genere, la task force individuerà le barriere all’ingresso, al mantenimento e all’avanzamento delle donne sia nei ruoli marittimi che in quelli a terra e proporrà soluzioni.
Suggerirà inoltre strategie per aumentare la consapevolezza sul contributo delle donne nel settore marittimo ed esplorerà potenziali fonti di finanziamento per sostenere le sue iniziative, tra cui partnership con le parti interessate del settore, sovvenzioni da parte di organizzazioni governative e sponsorizzazioni.
Il Ministero dei porti e della navigazione, sotto la cui supervisione opera il DGS, sta inoltre valutando misure come l’offerta di borse di studio a donne cadette meritevoli e la formazione di gruppi composti esclusivamente da donne.
Secondo i dati disponibili, il 17 percento dei marittimi di tutto il mondo appartiene all’India, il secondo numero più alto dopo le Filippine. Le donne marinaie costituiscono solo circa il tre percento del contributo di manodopera dell’India alla Marina mercantile.
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