Oggi, presso la sede della CAREMAR, si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e l’azienda per affrontare un tema centrale per il futuro dei marittimi: l’immissione nel turno particolare e le condizioni che ne derivano.
Questo tavolo è stato convocato dopo le numerose sollecitazioni che abbiamo rivolto all’azienda, con un unico obiettivo: garantire stabilità occupazionale, riconoscere il valore del lavoro svolto dai marittimi e costruire percorsi di crescita e fidelizzazione per tutti i lavoratori coinvolti.
Durante l’incontro sono stati analizzati i numeri relativi alle nuove immissioni nel turno particolare e ai passaggi di grado. Abbiamo posto con forza l’attenzione sui lavoratori che da anni operano come “facente funzione”, assumendosi responsabilità senza mai ottenere il titolo che spetta loro di diritto.
È una situazione che non può più essere tollerata.
Con altrettanta fermezza, abbiamo contestato la decisione dell’azienda di escludere una parte dei lavoratori del turno particolare dai benefici economici previsti dall’accordo aziendale. Si tratta di una scelta discriminatoria e inaccettabile, che divide i lavoratori anziché unirli, creando una disparità che non trova alcuna giustificazione.
Siamo stati chiari: i diritti non si negoziano e non si limitano.
Se l’azienda continuerà a mantenere questa posizione, saremo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per sostenere le legittime richieste dei lavoratori e per far valere i principi di equità e rispetto.
La nostra lotta è e resterà quella di chi chiede un lavoro dignitoso, giusto, e con pari opportunità per tutti. Non faremo un passo indietro.
FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI
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