Spietata disamina di Giovanni Fratini sullo “stato dell’arte” delle terapie istituzionali per un trasporto marittimo malato.
Nei giorni scorsi è giunta la notizia dalla Autorità portuale di Livorno che a breve voleranno su tutto l’arcipelago alcuni droni per effettuare micro operazioni di monitoraggio e delivery, vale a dire consegne di cose importanti (ad esempio medicinali salva vita). Anche i droni, dunque, ci aiuteranno a sentirci meno isolati. Buona notizia non c’è che dire, ma “sbocciata” in un momento di particolare tensione e preoccupazione per la crisi che sta attraversando il trasporto marittimo.
Nella mattinata di giovedì 14 i Sindaci hanno incontrato le Compagnie di navigazione. All’incontro ha partecipato anche l’Assessore Baccelli in videoconferenza. Con quali risultati? Un cittadino, a commento del comunicato dato alla stampa dopo l’incontro, per manifestare la propria delusione, in modo molto stringato, si è espresso con un “tutto qui?”. E come non dargli ragione?
I Sindaci hanno rappresentato alle Compagnie di navigazione “le criticità di questo periodo…..”. E’ stata inoltre evidenziata “la necessità di valutare un intervento per riattivare le agevolazioni per il trasporto sanitario, la convenzione per le Società sportive le agevolazioni per i proprietari di seconde case”. Nel comunicato non si fa accenno alle risposte ricevute dalle Compagnie.
Alla seconda parte dell’incontro ha preso parte, in videoconferenza, l’Assessore regionale ai trasporti Baccelli che ha confermato, per prima cosa, che la Regione sta per firmare una seconda proroga della convenzione stipulata con la Toremar nel 2012 e scaduta il 31 dicembre del 2023. Dunque al solerte Assessore non è bastata la proroga di un anno, ma ha bisogno di un altro anno per fare una nuova gara e aggiudicare il servizio di cabotaggio marittimo. Leggendo il comunicato sembra che non abbia precisato a quali condizioni la seconda proroga sarà possibile. Lo ha detto, invece, in Consiglio regionale rispondendo ad una interrogazione del Consigliere Marco Landi. Sarà riconosciuto a Toremar un corrispettivo annuo di 17 milioni e 600mila euro, contro i 13 milioni e 300 mila euro previsti dalla precedente convenzione, con un aumento quindi di 4 milioni e 300 mila euro, senza ottenere un sia pur minimo miglioramento del servizio. La Liburna, che era destinata sulla linea di Capraia, sarà sostituita con un’altra nave ma più vecchia; la Toremar il prossimo anno disporrà di una nave in meno, la Rio marina bella, e quindi dovrà eliminare qualche corsa nel periodo estivo. Quanto alle proposte avanzate dai Primi cittadini di sopperire alle cancellazioni fatte da Moby aumentando le corse di Toremar e di mantenere le agevolazioni tariffarie per determinate categorie di utenti, evidentemente non previste nella bozza di accordo per la proroga, l’Assessore si è riservato di valutarle e analizzarle ….. e di “convocare quanto prima un Comitato tecnico di gestione Toremar per uno studio di fattibilità”. Per l’esperienza politica che ho accumulato in molti anni quelle parole preludono, in genere, ad un nulla di fatto.
La drastica riduzione delle corse invernali ha provocato una forte “mareggiata” di proteste. Una petizione per il ripristino delle corse cancellate, lanciata su change.it ha raccolto, in pochi giorni, quasi 5.000 adesioni. Venerdì 15 sul porto ha avuto luogo una spontanea, pacifica e molto partecipata manifestazione di protesta.
Stupisce che i Sindaci l’abbiano ritenuta inopportuna. Per quale motivo? Perché si sta per trovare la soluzione? Se è così qualcuno apra bocca, ci dica a che punto è la trattativa con la Regione e con le Compagnie. Sarebbe stata invece molto opportuna la loro presenza, se non altro per dimostrare di condividere la forte insoddisfazione e la diffusa preoccupazione dei cittadini per le brutte vicende che interessano un servizio pubblico di primaria importanza. E poi avrebbero potuto informare direttamente i pacifici manifestanti sui risultati, se ce ne sono stati, del “faccia a faccia” con le Società di navigazione e con l’Assessore regionale. Ogni tanto, anche ai Primi cittadini, un “bagno di folla” non dovrebbe far male.
Due parole infine sulla Autorità portuale di Livorno. Nel 2020, con una ordinanza dell’allora Presidente Ing. Stefano Orsini, ha approvato un regolamento che disciplina la concessione degli attracchi alle Compagnie di navigazione. Ed in questo regolamento è previsto, tra l’altro, che chi non effettua tutte le corse programmate, può essere “dichiarato decaduto dalla assegnazione di tutte le bande orarie“ se non presenta “idonee giustificazioni”.
Che intende fare, allora, l’Autorità di fronte alla soppressione delle corse invernali da parte di Moby? Leggo nell’ordinanza con la quale sono stati rivisti gli orari fino al 31 dicembre (che non rappresenta per me un “primo passo” in avanti, come ha dichiarato il Sindaco di Portoferraio, ma solo un passo indietro) che l’Autorità si riserva “ogni successiva valutazione ….in ordine al mancato rispetto delle programmazioni (delle corse) precedentemente approvate”. Ebbene la si faccia seriamente quella valutazione. Si decida finalmente di dare concreta attuazione al principio contenuto nell’art.41 della nostra Costituzione, troppo spesso dimenticato, per il quale “l’iniziativa economica privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Si coglierebbe anche l’occasione per raggiungere l’obiettivo, auspicato a suo tempo (nel luglio 2011) dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato di una “reale pressione concorrenziale nei confronti dell’operatore dominante” ( Moby-Toremar). Ha ragione l’ex Sindaco Peria quando scrive che, dopo la sbornia per le privatizzazioni, sarebbe ora che si rafforzasse “il ruolo di programmazione e controllo del Pubblico rispetto agli asset privatizzati”. L’attuale Presidente della Autorità livornese, Luciano Guerrieri, quando era Presidente di quella di Piombino, nel lontano 2012, dopo la privatizzazione della Toremar, riconobbe che per “assicurare la continuità territoriale e una adeguata concorrenza nel mercato” è necessario porre alcune regole in quanto “il mercato da solo non è il libro dei sogni”.
Applichiamole le regole che ci sono e non si chieda però che le corse cancellate vengano effettuate da Toremar che naturalmente alzerà il prezzo. In questo modo Moby potrà contenere le spese e al tempo stesso Toremar, di sua proprietà, beneficerà di un contributo regionale. E così Il duopolio resterà ancora in piedi e l’auspicata concorrenza tra più operatori “naufragherà” a mezzo canale.
Giovanni Fratini
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