Lo scopo del presidio, ha dichiarato Gennaro Bottiglieri, referente nazionale
dell’organizzazione sindacale, era quello di denunciare le precarie condizioni di salute ed
economiche dei Marittimi, pietra miliare dell’economia di Torre del Greco, notoriamente una città di mare.
A questo quadro non proprio edificante, asserisce Bottiglieri, si aggiunge il dimezzamento delle indennità della cassa marittima dal 75% al 60% ma che potrebbe, secondo l’esponente sindacale, arrivare addirittura al 30%. Per la categoria, continua, sarebbe giusto ristabilire le indennità ad un tasso che permetta ai lavoratori di vivere dignitosamente e di poter essere in grado economicamente di poter pagare le cure a cui , purtroppo, tanti marittimi sono soggetti.
La salute dei Marittimi, situazione precaria. Non è un segreto che la vita di mare sia dura. Una volta saliti sulla nave si è soggetti a problemi di salute di vario genere, come conferma anche Bottiglieri.
I marittimi durante le ore di lavoro sulle navi vanno incontro a vibrazioni dovute dalle onde, il maltempo e tanto altro sono motivi di enorme dolore fisico per i Marittimi, colpiti da affaticamento, mal di schiena e infarti. A questa precaria situazione il dimezzamento delle indennità potrebbe portare la categoria a rinunciare anche a farsi curare per le malattie più gravi (basti pensare chi soffre di tumore con le chemioterapie):
Com’è giusto che sia, prima di salire a bordo, i dipendenti tutti sono sottoposti a controlli preventivi e controlli annuali che, logicamente , non sempre vanno bene. Il lavoratore, quindi, in mancanza di sufficiente indennità, non riesce ad arrivare alla fine del mese poiché poco sovvenzionato dallo stato e dalla sua compagnia e, a volte non viene proprio risarcito.
Bottiglieri ha annunciato che il sindacato presenterà le sue istanze aRoma, dove saranno presenti la categoria e una delegazione del sindacato.
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