Da Infomarittimi.
Il comunicato emesso dalle OO.SS. sembra presentare una situazione in cui i sindacati si ergono a difensori dei lavoratori, ma la realtà racconta una storia diversa. È ora di smettere di mascherare l’inazione sotto l’apparenza di impegno, quando i fatti dimostrano tutt’altro.
Negli ultimi anni, queste organizzazioni sindacali hanno ripetutamente fallito nel difendere i diritti dei lavoratori, preferendo concentrarsi sui propri interessi. Dove erano le OO.SS. quando i marittimi e il personale amministrativo affrontavano licenziamenti, tagli e incertezze? Invece di agire concretamente, hanno lasciato i lavoratori soli, e oggi tentano di rimediare con promesse vuote.
Le vendite di navi e le ristrutturazioni erano prevedibili, ma non si è fatto nulla per prepararsi. Ora si vantano di aver “ottenuto garanzie” su rotte storiche come la Napoli-Palermo, ma cosa hanno fatto per proteggerle prima che la crisi fosse inarrestabile? Nulla. Sul tema degli esuberi, dopo mesi di trattative, non sono ancora in grado di fornire soluzioni chiare o cifre concrete. Ancora più grave è il fallimento sul fronte della tutela delle clausole di salvaguardia occupazionale delle linee convenzionate dallo Stato. Le tratte Napoli-Cagliari-Palermo e Civitavecchia-Cagliari, ora assegnate a Grimaldi Lines, sono un esempio lampante di come i sindacati abbiano completamente abbandonato i lavoratori. Nonostante le clausole di tutela, Grimaldi ha rifiutato di assumere il personale già impiegato su queste rotte, e le OO.SS. non hanno fatto nulla per far rispettare tali accordi, sacrificando così i diritti dei dipendenti.
Ma non tutto è perduto. L’unica vera ancora di salvezza per i lavoratori marittimi è sempre stata la famiglia Onorato. A differenza delle OO.SS., la famiglia Onorato ha sempre considerato i marittimi come parte integrante della loro famiglia. Nei momenti di difficoltà, hanno mostrato un impegno costante nella difesa dei posti di lavoro e nella valorizzazione dei lavoratori del mare. Questo senso di appartenenza e rispetto per chi vive e lavora sul mare è ciò che ha permesso ai dipendenti di trovare un sostegno solido e concreto, anche quando i sindacati hanno fallito.
Mentre i sindacati parlano di fusione tra Tirrenia CIN e Moby e di presunti miglioramenti contrattuali, la famiglia Onorato ha dimostrato, con i fatti, di essere dalla parte dei lavoratori. I loro valori e la loro visione non si limitano a salvaguardare i posti di lavoro, ma anche a costruire un futuro sostenibile e sicuro per tutti i dipendenti. E questo è ciò che fa la differenza.
In conclusione, è chiaro chi ha davvero a cuore il futuro dei lavoratori: non sono le OO.SS., che parlano di informative e promesse mai mantenute, ma la famiglia Onorato, che con il suo impegno e la sua visione rappresenta l’unica vera difesa dei lavoratori marittimi.
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