Autore: Gruppo di Minoranza “Orgoglio Gigliese
Leggendo la lettera del Sindaco Schiaffino al Presidente Giani viene il dubbio che non abbia mai letto né le risposte alle interrogazioni da loro promosse nel recente passato, né i verbali e gli atti che la Regione ha sempre pubblicato sui propri siti internet.
Spiace vedere come la posizione del Comune di Isola del Giglio sia “un mix” tra la lettera che alcuni sindacati hanno inviato alla Regione e le interrogazioni che i consiglieri regionali stanno presentando in Regione, anziché portare avanti gli interessi dei cittadini e delle imprese del Giglio.
Come ben spiegato nelle comunicazioni fornite (qui il link) recentemente dall’Assessore regionale ai trasporti Baccelli “Non è possibile poi un affidamento diretto per la gestione a Toremar o inventarsi una gara mascherata perché questo porterebbe inevitabilmente a una pioggia di ricorsi degli altri operatori del settore”.
E’ l’Autorità nazionale di Regolazione dei Trasporti ad aver obbligato la Regione ad effettuare un’indagine di mercato preventiva (qui il link per approfondire i contenuti della Delibera 22/2019), in esito alla quale è emerso un forte interesse per la tratta Piombino Portoferraio, che non si può ignorare.
Inoltre, come chiarito dall’Autorità nel Parere 19/2024 (qui il link), in relazione alla clausola sociale “si richiama quanto previsto dalla Misura 14 della citata delibera n. 22/2019, con particolare riferimento al principio in base al quale il trasferimento del personale è realizzato nel rispetto dei principi eurounitari e, pertanto, nei limiti del fabbisogno organizzativo del subentrante al fine di evitare il configurarsi di barriere all’entrata”.
Sarebbe stato piuttosto necessario chiedere se la Regione abbiainserito nel bando gli ulteriori accorgimenti da considerare negli atti di gara, come la previsione di un biglietto “impresa commerciale residente”, l’introduzione di sconti per chi viene molte volte all’anno e non è residente, l’istituzione di un registro pubblico sulle cause delle mancate partenze e la definitiva previsione di un’area adibita al trasporto merci, come chiesto nella mozione comunale (qui il testo) approvata in un Consiglio Comunale a cui l’allora Minoranza decise di non partecipare.
Per fortuna alcuni importanti risultati erano stati ottenuti dalla passata amministrazione, come l’orizzonte temporale della futura concessione di 12 anni (necessario per ammortizzare investimenti sul parco navi esistenti), la linea serale Giglio-Santo Stefano di alta stagione e il collegamento diretto Giglio-Giannutri, ma soprattutto l’aumento del 20% delle miglia sovvenzionate per le linee di Giglio e Giannutri rispetto al vigente contratto di servizio.
Per ottenere risultati occorre lavorare con serietà e per tempo, e il tempo di formare “commissioni consiliari”, come ventilato dal sindaco sulla stampa locale, è finito dato che gli atti di gara dovrebbero essere pubblicati entro la fine di questo mese, sebbene pare che vi sarà una nuova richiesta di parere all’A.R.T., per chiedere che il servizio sia svolto da un unico gestore (in parte sovvenzionato, in parte no). In tutta sincerità, gli ultimi 12 anni non sembrano dimostrare che il bando unico sia soluzione a qualche problema, almeno sul Giglio e Giannutri.
Anziché avanzare richieste impossibili e non coerenti con i bisogni dei cittadini, sarebbe bene dedicarsi ai problemi impellenti dell’isola e al mantenimento delle promesse fatte a mezzo stampa, come “il corridoio di lancio al Campese entro fine giugno”.
Che aspettiamo, come aspettiamo il programma di governo per i prossimi 5 anni dato che, ai sensi dell’art. 20 comma 3 del vigente Statuto Comunale, sarebbe stato obbligatorio ufficializzare già nella prima Assemblea consiliare di insediamento.
Il peccato originale del trasporto marittimo sul Giglio è stata l’incauta privatizzazione di Toremar, con cui il Giglio ha perso una nave in servizio e posti di lavoro. Cerchiamo di evitare ulteriori danni anziché entrare nel gioco delle parti di chi chiede cose irraggiungibili solo per lanciare proclami e per poter poi dare la colpa alla Regione “che non ci ha ascoltati”.
Se il non approfondire alcuni argomenti può essere ritenuto accettabile per l’allora gruppo di minoranza “Progetto Giglio”, che aveva l’unico obiettivo di cavalcare il malcontento popolare, non è accettabile che questo avvenga adesso che sono divenuti forza di governo.
Walter Rossi
Cosimo Pini
Matteo Coppa
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