INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA presentata dall’On. FABRIZIO BENZONI il 03/06/2024

Al Ministra del Lavoro e delle politiche sociali – Per sapere – premesso che:
i lavoratori del comparto marittimo sono al centro delle attività svolte dalle industrie connesse almare: queste incidono fortemente sull’economia globale e nazionale, sulla ricerca scientifica,
sull’approvvigionamento alimentare e sulla sicurezza nazionale, e svolgono ruoli vitali che
garantiscono il funzionamento efficiente e sicuro delle operazioni in mare aperto, nei porti e lungo le coste;
l’articolo 1, comma 156, della legge 213/2023, ha operato un intervento emendativo sul Regio
decreto-legge n. 1773/1933, in materia di accertamento dell’idoneità fisica della gente di mare di prima categoria, modificando l’importo dell’indennità giornaliera cui ha diritto la gente di mare per gli eventi di malattia insorti dal 1° gennaio 2024 – nei casi in cui la malattia impedisca totalmente e di fatto al soggetto assicurato di attendere al lavoro, prevedendone una diminuzione dal 75 al 60% della retribuzione;
inoltre, la Circolare INPS n. 55 del 04-04-2024 ha fissato nuovi criteri per la determinazione della misura della prestazione di malattia, prevedendo che dal 1° gennaio 2024 “ la determinazione della base di calcolo per la liquidazione in modalità diretta delle prestazioni di malattia avviene utilizzando i valori contenuti nell’elemento “retribuzione teorica” e nel “numero mensilità” annue del flusso Uniemens”;
ad oggi, però, i sistemi informatici dell’INPS non risultano aggiornati alle nuove disposizioni in
materia; pertanto, non è stata ancora riconosciuta la liquidazione dovuta ai lavoratori soggetti a
evento morboso a partire dal 1° gennaio 2024;
occorre, poi, considerare come spesso il periodo di malattia goduto dai lavoratori del comparto abbia un mero scopo preventivo: allo sbarco a seguito di periodi lavorativi che vanno dai 60 ai 100 giorni i lavoratori non di rado si sottopongono ad accertamenti di routine, anche per gestire preventivamente situazioni che potrebbero incidere negativamente sulla visita biennale a cui sono sottoposti per ottenere l’idoneità fisica al lavoro;
va attenzionato anche il trattamento economico ad essi riconosciuto: la retribuzione oraria è pari a 7 euro, per giornate lavorative di 12 ore durante le quali il lavoratore deve assicurare la continua disponibilità in caso di emergenze, non percependo il compenso di reperibilità (come invece previsto per altre categorie di lavoratori);
nonostante i numerosi corsi di formazione e aggiornamento frequentati e le abilitazioni conseguite, i lavoratori marittimi non sono considerati operai specializzati;

inoltre, l’ultimo CCNL del comparto, scaduto in data 31 dicembre 2023, non prevede la possibilità di assunzione di lavoratori marittimi a tempo indeterminato: solo il 10% di essi è titolare della continuità di rapporto di lavoro, la quale consente di essere pagati anche durante il periodo trascorso sulla terraferma; il 40% è composto da lavoratori iscritti al servizio di collocamento della gente di mare, che risponde alle chiamate numeriche in alta stagione; il 50% è iscritto nei Turni Particolari, per i quali l’azienda garantisce lo svolgimento dell’attività lavorativa per sette o otto mesi l’anno: questo comporta che alla fine di ogni periodo lavorativo, il lavoratore viene liquidato e licenziato, permanendo in uno stato di precarietà lavorativa anche dopo aver accumulato numerosi anni di anzianità di servizio;
infine, ai lavoratori marittimi è precluso il godimento di diritti universalmente riconosciuti ai cittadini italiani che vivono e lavorano sulla terraferma: pur avendo la cittadinanza e la residenza italiana, trovandosi imbarcati, temporaneamente all’estero o in acque internazionali, in ragione dello svolgimento della propria attività lavorativa, non hanno la possibilità di esercitare il diritto di voto; la loro attività lavorativa non è considerata usurante, pur svolgendosi in navi con ambienti con luci sintetiche, aria forzata, acqua trattata chimicamente, alloggi condivisi in spazi ristretti e in assenza di privacy; non è prevista l’assistenza sanitaria domiciliare se costretti a letto dalla malattia – :
quali iniziative, per quanto di competenza, intenda porre in essere per risolvere le problematiche esposte in premessa e prevedere misure strutturali a tutela dei lavoratori del comparto marittimo.
BENZONI
Presentatore
On. FABRIZIO BENZONI

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