Il patron di Msc, oltre ad aver avviato una nuova compagnia area cargo, negli ultimi dodici mesi ha messo le mani su Africa Bollorè Logistics, su Rimorchiatori Mediterranei, sul 49% di Moby e sull’80% di Trieste Marine Terminal solo per citare alcuni degli affari conclusi.
Un altro affare significativo destinato a prendere forma a breve è l’ingresso al 49% del Gruppo Msc, attraverso la sub-holding italiana Marinvest, nella compagnia di traghetti Moby il cui concordato preventivo è andato a buon fine proprio grazie alla discesa in campo di Gianluigi Aponte. La scorsa estate il colosso ginevrino (che in Italia controlla anche Grandi Navi Veloci) si era impegnato a sottoscrivere ed effettuare un aumento di capitale in Moby per 150 milioni di euro utile per un accordo “saldo e stralcio” con Tirrenia in Amministrazione Straordinaria del valore di 72 milioni di euro (a fronte di un debito non onorato da Moby con lo Stato da 180 milioni per l’acquisto dell’ex compagnia pubblica Tirrenia del 2012).
A passare di mano in questo caso è una flotta di oltre 40 navi fra rimorchiatori attivi nei porti della Sardegna e traghetti impiegati sui collegamenti fra l’Italia continentali e le isole maggiori (Sicilia, Sardegna e Corsica)……clicca qui



