Msc replica a Bloomberg: “Le nostre navi non infiltrate dai cartelli della droga”

Un articolo ha riportato a galla il maxisequestro del 2019 nel porto di Philadelphia perchè secondo il media statunitense la giustizia starebbe indagando sulle relazion fra i trafficanti e gli equipaggi

L’articolo richiama la nota vicenda della nave Msc Gayane che nel 2019 venne detenuta nel porto di Philadelphia dove la U.S. Customs & Border Protection sequestro a bordo quasi 20 tonnellate di cocaina, per un controvalore di mercato di circa 1,3 miliardi di dollari. Dopo alcune settimane la nave venne rilasciata a fronte del pagamento di 10 milioni di dollari in contanti e di una fideiussione di 40 milioni di dollari da parte di Msc e dell società proprietaria della nave (JP Morgan Asset Management), mentre due anni più tardi, nel 2021 venne condannato a sette anni di reclusione negli Stati Uniti il primo ufficiale della nave, Bosko Markovic, cui era stato promesso dai trafficanti un compenso pari a un milione di dollari per facilitare e coordinare l’imbarco e il trasporto di stupefacenti. Una missione per la quale aveva anche reclutato alcuni dei sette membri d’equipaggio riconosciuti colpevoli di aver preso parte all’operazione.

Prima di salire a bordo della Msc Gayane, Markovic era stato arruolato nei Balcani per supervisionare l’operazione di trasporto via mare della droga e come lui gli altri membri dell’equipaggio. Nessuno dei condannati ha mai rivelato i nomi di fornitori della cocaina e di chi li avessi ingaggiati per questo lavoro……clicca qui

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