Il Consiglio di Stato conferma le valutazioni del Tar sulla lite fra Porto Livorno 2000 e Sdt ma sdoppia i traffici ro-pax e apre così a un futuro di contenziosi
Va detto innanzitutto che il giudice d’appello ha pienamente sposato le valutazioni di primo grado, solo rimbrottando en passent la sbrigatività con cui il Tar avrebbe considerato inammissibili alcune delle censure sollevate da Pl2000, confermandone però in pieno la correttezza. Anche il Consiglio di Stato infatti ha deciso di non discutere i rilievi della società ricorrente sul presunto contrasto dell’autorizzazione col Piano Regolatore Portuale e sul fatto che i suoi azionisti (Tdt e la Sintermar del gruppo Grimaldi) fossero già titolari di altre concessioni (vigeva allora il divieto di doppia concessione), ma lo ha fatto con una motivazione che, come vedremo, potrebbe avere ripercussioni. Pl2000, cioè, non era titolata a questi rilievi in quanto sprovvista di un’autorizzazione ex articolo 16 alla movimentazione ro-pax come quella richiesta da Adsp a Sdt (e ad eventuali istanti concorrenti).
Ad ogni modo, il giudizio si è così concentrato nuovamente sulla pretesa di Pl2000 di avere un’esclusività sulla movimentazione di passeggeri valevole in tutto lo scalo. Pretesa che anche il Cds ha smontato sotto ogni punto di vista: la documentazione della gara che, avviata nel 2015, si concluse col passaggio nel 2019 del controllo a Moby-Msc, non corrobora assolutamente – secondo i giudici – tale tesi infatti, senza dimenticare che il decreto ministeriale che inquadrava l’assistenza ai passeggeri come un servizio di interesse generale era stato abrogato nel 2017 e l’Adsp (cui ora spetta l’individuazione dei servizi di interesse generale), nello stilare il nuovo elenco nel dicembre 2019, non ve lo aveva ricompreso…..clicca qui