Non che il settore armatoriale possa lamentarsi, dato che in questa ripartizione 300 milioni di euro (in 12 anni) andranno a “riduzione delle emissioni nel trasporto navale, attraverso il retrofitting delle navi per l’utilizzo della tecnologia del cold ironing”, “elettrificazione dei collegamenti delle isole” e “sostegno a progetti sperimentali per i combustibili alternativi”. Ma per il Marebonus non c’è nulla, mentre 150 milioni (sempre in 12 anni) serviranno per “il potenziamento dell’incentivo del ferrobonus e il sostegno a progetti di digitalizzazione per il miglioramento dei flussi di traffico”.
A quanto risulta a SHIPPING ITALY il provvedimento firmato da Giovannini sarebbe stato già controfirmato dal Mef e attenderebbe solo qualche passaggio di rifinitura per il perfezionamento, ma, viste anche le recenti promesse ministeriali in occasione della convention di Alis, ulteriori assalti non sembrano del tutto scongiurati…..clicca qui



