Arresti domiciliari e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nell’ambito di una inchiesta della Dda. L’accusa: alteravano le procedure per la scelta dei concessionari dietro denaro e altre utilità
Tra gli indagati ai domiciliari figurano gli imprenditori marittimi Salvatore Di Leva, Fabio Gentile, Luigi Casola e Marcello Gambardella, cui la Procura contesta il reato di corruzione. Stessa ipotesi di reato anche per i funzionari pubblici Aniello Formisano, Rosario Marciano e Liberato Iardino, dipendenti della Regione. È indagato per corruzione, ma nei suoi confronti non è stata chiesta alcuna misura cautelare, anche l’imprenditore marittimo ed ex parlamentare Salvatore Lauro. Tra gli indagati figura poi il noto armatore Gianluigi Aponte, cui la Procura contesta di avere ottenuto illegalmente l’ingresso nel porto di Massa Lubrense di due motonavi, Apollo I e Delfino, in deroga a un’ordinanza della Capitaneria di porto di Castellammare che vieta l’approdo di navi superiori a 15 metri. A questo scopo un sottufficiale della Guardia costiera avrebbe attestato falsamente l’esito positivo delle prove propedeutiche al rilascia del nulla osta. Tuttavia lo stesso gip che ha vagliato il materiale probatorio, Maria Luisa Miranda, scrive a proposito dell’armatore e di alcuni coindagati: «Forti sono le perplessità circa un loro effettivo e soprattutto consapevole contributo». Per Aponte non era stata avanzata alcuna richiesta cautelare……clicca qui



