Dopo il recesso del Regno Unito dall’Unione Europea, diversi Stati membri hanno chiesto il riconoscimento del sistema britannico di formazione e certificazione per la gente di mare. A partire dall’11 ottobre, l’UE riconosce il sistema del Regno Unito per la formazione e la certificazione della gente di mare. Ciò significa che gli Stati membri possono decidere di approvare certificati emessi dal Regno Unito e consentire a questi marittimi di lavorare sulle loro navi.
La direttiva istituisce un sistema di riconoscimento reciproco per i certificati rilasciati da altri Stati membri. Lo fa assicurando che i marittimi a bordo di navi battenti bandiera dell’UE, in possesso di certificati emessi da paesi terzi come il Regno Unito, abbiano un livello di competenza in linea con la Convenzione STCW. La direttiva stabilisce una procedura e criteri comuni che consentono agli Stati membri di riconoscere i certificati per la gente di mare rilasciati da paesi terzi.
L’UE riconosce la formazione di paesi terzi solo su richiesta degli Stati membri e quando è necessario. Tale esigenza si basa, tra l’altro, sul numero stimato di comandanti, ufficiali e operatori radiofonici di quel paese terzo che potrebbero prestare servizio su navi battenti bandiera di uno Stato membro dell’UE. Il riconoscimento coinvolge la Commissione, insieme all’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), che valuta il sistema di formazione e certificazione del paese terzo in questione. Valutano inoltre se il paese terzo soddisfa tutti i requisiti della Convenzione STCW e se sono state adottate misure appropriate per prevenire l’emissione di certificati fraudolenti. Se tutti i requisiti sono soddisfatti, la Commissione adotta un atto di esecuzione che riconosce il paese terzo, come nel caso del Regno Unito con Decisione di esecuzione (UE) 2022/1973



