Riguarda 27.000 lavoratori che svolgono il proprio lavoro su 12.000 imbarcazioni. L’annuncio alla ripresa dell’attività dopo il fermo obbligatorio
ROMA — Rinnovato il contratto nazionale di lavoro per gli addetti imbarcati su natanti esercenti la pesca marittima che riguarda circa 27.000 lavoratori e 12.000 imbarcazioni, ad annunciarlo Fedepesca e Coldiretti oltre ai sindacati Fai-Cisl, Uila Pesca e Flai-Cgil alla vigilia della ripresa in molte marinerie delle attività di pesca dopo il fermo obbligatorio.
Federpesca e Coldiretti hanno commentato “Un importante segnale di responsabilità di imprese e lavoratori del settore ittico nazionale di fronte ad una emergenza mondiale in un momento di grande incertezza a livello internazionale con un aumento dei costi di produzione, in particolare il gasolio, insostenibili ed un’inflazione che si avvicina alle due cifre e che pesa in maniera importante sulle famiglie e sui lavoratori. Il rinnovo ha riguardato alcuni istituti di carattere normativo ed indennità economiche”.



