BRINDISI – C’era una volta il medico Sans (Servizi Assistenza Sanitaria Naviganti che comprende i settori Marittimo ed Aviazione). In molti, se non gli addetti alla materia, non sanno nemmeno cosa sia, ma la sua figura è particolarmente importante per gli operatori del settore.
Oggi infatti centinaia di marittimi brindisini sono costretti a recarsi in altre città pugliesi, percorrendo centinaia di chilometri, perdendo giornate di lavoro e rimettendoci soldi di tasca propria per sbrigare pratiche che potrebbero svolgere tranquillamente a casa loro, ma tant’è.
È un po’ il colmo dei colmi per una città di mare come quella di Brindisi essere privati di una figura e di un servizio così importante.
L’ultimo medico Sans, in ordine cronologico è stato il dottor Francesco Casolaro, poi andato in pensione. Da allora nessuno ha provveduto a sostituirlo. E centinaia di marittimi brindisini, ma anche tanti studenti provenienti dall’istituto nautico che intendono intraprendere una professione legata al mare, ora hanno perso un importante punto di riferimento che occorrerebbe al più presto ripristinare.
Il medico fiduciario Sans ha l’incarico di gestire i servizi degli ambulatori Sans al fine di garantire l’assistenza sanitaria al personale navigante marittimo/aereo. Fornisce servizi del tipo: visita biennale; visite di routine; richieste malattia; infortunio etc. che ora i marittimi brindisini sono costretti a svolgere, loro malgrado, in altre città pugliesi dove è presente questa figura.
Gli ambulatori Sans sono gestiti dal Ministero della Salute, nelle località sprovviste di ambulatori vengono incaricati dei medici fiduciari, il Ministero della Salute cura gli elenchi dei medici fiduciari sia in Italia che all’estero. Gli incarichi vengono dati previo avvisi pubblici. Il medico interessato deve inoltrare apposita domanda credo alla Sans più vicina alla località in cui c’è l’esigenza/mancanza del medico e viene pubblicato l’avviso/bando.
Per ottenere le certificazioni richieste dalla visita biennale, ad esempio, i marittimi brindisini, come minimo, devono recarsi sul posto almeno un paio di volte. A Brindisi la prassi di rinnovo per la documentazione relativa richieste ad un marittimo per l’imbarco richiede dai 10 ai 14 giorni lavorativi, chiaramente utilizzando strutture private riconosciute dall’ASL a pagamento. Tempi che per via delle liste di attesa per un semplice elettrocardiogramma o dei raggi al torace attraverso il pubblico si dilatano a dismisura. In aggiunta dopo aver fatto tutta la trafila di visite e controlli bisogna per forza recarsi in una delle città o province che sono presenti nell’elenco degli uffici Sans che in Puglia attualmente sono 9 e dislocati principalmente nel nord barese o nel foggiano (ad esempio le Isole Tremiti).
«A Genova ad esempio – spiegano alcuni marittimi brindisini che hanno segnalato il problema alla Gazzetta – esiste la cosiddetta cassa marittima, una struttura in cui tutti i naviganti del settore Marittimo/Aviazione si rivolgono per i servizi SASN. Ovviamente Genova ha molti più marittimi attivi».
Giusto per avere un ordine di idee, a Genova tutte le visite e il rinnovo della visita biennale viene svolto in mattinata, addirittura con esito e documentazione pronta per navigare.
Un sogno per tanti marittimi locali che magari per ottenere queste certificazioni devono combattere per due o tre mesi con perdita di tempo e danaro. Perché, si chiedono, non poter disporre anche a Brindisi di un medico Sans di riferimento così come era due anni fa?
