La Cfe-Cgc attacca armatori e colleghi: “Se le regole d’imbarco saranno modificate, chiederemo all’Eliseo che i porti francesi siano interdetti ai traghetti del Registro Internazionale Italiano che li scalano”
Pierre Maupoint de Vandeul, presidente della sezione marittimi del sindacato francese Cfe-Cgc, ha attaccato duramente la richiesta dell’armamento italiano al Governo, avallata dal sindacato confederale, di derogare alle regole sull’imbarco di extracomunitari su ro-ro e ro-pax impegnati nel cabotaggio, “un’accelerazione del dumping sociale in Mediterraneo, un’altra volta causata dagli armatori italiani”.
Oltre alle compagnie armatoriali italiane Maupoint de Vandeul mette nel mirino i sindacati confederali del nostro paese, che, avendo accettato all’inizio degli anni 2000, la modifica dell’originario regime del Registro Internazionale Italiano, aprendo, a determinate condizioni, all’imbarco di extracomunitari a coprire parte dell’equipaggio, “hanno creato le condizioni per la sparizione dei posti di lavoro che erano chiamati a proteggere. ….clicca qui