TFR bloccati Interrogazione di CABRAS e VALLASCAS. Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

il 30 giugno 2020 le compagnie di navigazione Moby e Tirrenia-Cin hanno presentato presso il tribunale fallimentare di Milano istanza di accesso alla procedura di concordato con continuità aziendale;

il concordato con continuità aziendale «prevede la prosecuzione dell’attività di impresa da parte del debitore, la cessione dell’azienda in esercizio ovvero il conferimento dell’azienda in esercizio in una o più società, anche di nuova costituzione»;

il procedimento, se da una parte consente all’azienda di svolgere attività produttiva e lavorativa, prevede anche il congelamento dei pagamenti e dei debiti pregressi per garantire il soddisfacimento, nell’ambito della procedura, di tutti i creditori;

tra le altre cose, è prevista anche la sospensione delle procedure e delle posizioni poste in essere dall’azienda presso l’Inps antecedentemente all’avvio della procedura di concordato;

ne consegue che dal 1° luglio 2020 sono stati bloccati i pagamenti di trattamento di fine rapporto, tredicesima, quattordicesima, riposi, spese viaggio;

tra questi i mancati pagamenti, acquistano particolare rilevanza quelli relativi al trattamento di fine rapporto di oltre 100 ex lavoratori, tra marittimi e amministrativi, di Moby e Tirrenia-Cin;

si tratta di una situazione insostenibile e di grave disagio tra pensionati e lavoratori in quiescenza che hanno dedicato un’intera vita alla navigazione svolgendo un lavoro complesso e ricoprendo mansioni, in molti casi, usuranti, circostanza che rende ancora più urgente e necessaria l’erogazione della liquidazione anche per accedere a legittime necessità medico-sanitarie;

la vicenda del gruppo Onorato armatori, che controlla le compagnie Tirrenia-Cin e Moby lines, è di particolare complessità per la qualità del debito maturato nei confronti dello Stato e dei creditori privati, circostanza che sta allungando i termini della procedura, con ulteriori ripercussioni negative nei confronti degli ex lavoratori;

è il caso di osservare che il trattamento di fine rapporto non può essere considerato né un debito né un credito aziendale, ma si tratta di quella quota trattenuta mensilmente sul cedolino che viene pagata e versata al fondo di tesoreria Inps, pertanto è già nella disponibilità dell’istituto –:

se non intenda adottare iniziative di competenza, anche di natura normativa, volte a sbloccare, nelle more della definizione del procedimento di concordato preventivo, il pagamento del trattamento di fine rapporto degli ex lavoratori della Tirrenia-Cin e della Moby lines, tenuto conto che le risorse sono già nella disponibilità dell’Inps.

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