Armatori e sindacati sostengono (numeri alla mano) di non trovare personale sufficiente in Europa. La soluzione suggerita è quella di avere una deroga per imbarcare extracomunitari
Sindacati e armatori spiegano che “le chiamate a tutti gli uffici di collocamento della gente di mare, ripetutamenete effettuate dalle compagnie di navigazione, vanno deserti” e quantificano anche quanti siano gli addetti ad oggi necessari: “La mancanza di lavoratori marittimi italiani disponibli all’imbarco rispetto ai fabbisogni delle imprese risulta pari a oltre 1.100 unità”. Oltre a ciò aggiungono che “anche tutti i tentativi già effettuati dalla compagnie di navigazione di reperire marittimi comunitari hanno avuto un esito quasi nullo”. Una situazione, già di per sè critica, aggravata dalla nuova ondata di Covid-19 in corso “che sta comportando un elevato numero di barchi di marittimi”.
La tabella riportata nella comunicazione di Confitarma, Assarmatori e sindacati specifica come segue la mancanza di 1.106 (ad oggi) marittimi sulle navi impiegate nelle rotte di cabotaggio in Italia: 68 ufficiali di macchina, 44 ufficiali di coperta, 115 marittimi abilitati di macchina, 119 cuochi equipaggio, 58 marinai, 155 elettricisti, 95 camerieri, 140 operai motoristi, meccanici e ottonai, 283 garzoni e piccoli di camera e 30 piccoli di cucina……clicca qui



