Incendio traghetto “Tirrenia” del 2009. Reati in prescrizione, niente risarcimenti

Di Piero Messana

Un’odissea giudiziaria andata avanti per circa 12 anni e relativa a fatti risalenti a ben 23 anni fa. Tutto è finito adesso nel nulla perché i reati sono andati in prescrizione. Si tratta del processo sul tragico evento avvenuto in mare, nella notte fra il 28 e 29 maggio del 2009. Un incendio che danneggiò seriamente il traghetto “Vincenzo Florio” della Tirrenia che collegava Napoli a Palermo. A bordo c’erano 513 passeggeri e 53 componenti dell’equipaggio che vennero evacuati con le scialuppe di salvataggio dopo che si fermarono i motori e che la nave rimase totalmente al buio. Fra le persone che subirono danni fisici a causa dell’inalazione di fumo anche una donna che ai tempi dell’incendio risiedeva a Bagheria e che da alcuni anni vive a Castellammare del Golfo.

A bordo del traghetto della Tirrenia c’erano anche un paio di famiglie del marsalese. Ventitrè anni di attesa per non ottenere nulla né come processo penale e nemmeno come risarcimento civile. Risulta infatti difficilissimo, se non impossibile, individuare il cosiddetto legittimante dell’azione, colui che potrebbe essere condannato a risarcire le parti offese, in quanto la compagnia di navigazione cambiò poi tantissime denominazioni e dirigenti fino alla scomparsa. Un processo avviato con l’udienza preliminare nel 2015 e che poi vene stoppato per un cavillo per produrre un’udienza preliminare bis.

Per il rogo furono imputati il comandante del traghetto Aurelio Oliviero, il direttore di macchina Pasquale Cummaro, il primo ufficiale di macchina Gaetano Veniero e il responsabile dell’ufficio tecnico della Tirrenia, Antonio Vendittis. Dall’inizio della lunga e tribolata vicenda giudiziaria, terminata adesso nel nulla, mutarono più volte  le accuse agli imputati passando dal reato di “disastro colposo” a quello di “naufragio colposo”. Sono oltre 200 i soggetti che si erano rivolti agli avvocati per avere riconosciuto un risarcimento. Fra i tanti leali coinvolti anche l’alcamese Antonino Gucciardo che ha difeso la donna bagherese poi trasferitasi a Castellammare del Golfo. Adesso reati in prescrizione e nessun risarcimento nemmeno per coloro che avevano in garage l’auto che venne poi incenerita. Il traghetto ‘Florio’ era assicurato con l’Unipol.

fonte https://www.alpauno.com/incendio-traghetto-tirrenia-del-2009-reati-in-prescrizione-niente-risarcimenti/

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