Scognamillo (Fit Cisl): “Un prova non superata perché parte dell’equipaggio è stata trovata all’ultimo? Possibile: in pochi anni le compagnie hanno aumentato le flotte, ma il personale è rimasto quello”. Intanto Moby ottiene l’ok degli obbligazionisti sulla ristrutturazione del debito
La capitaneria, venerdì pomeriggio, è salita a bordo per un controllo e ha scoperto che queste non erano state ancora soddisfatte del tutto. Così ha imposto che ogni anomalia – alcune giudicate importanti – fosse sanata. E nel frattempo ha sottoposto l’equipaggio a un’esercitazione per le manovre di emergenza. Una prova non superata. Così è stata ripetuta. Tutte attività necessarie per garantire la sicurezza di passeggeri e lavoratori. Il traghetto è ripartito solo dopo che è stato stabilito che questo poteva navigare senza sottoporre nessuno a rischi. Ieri mattina invece è durato quasi quattro ore il blocco dei passeggeri sbarcati in auto da alcuni traghetti: “E’ inaccettabile per Genova – racconta uno di loro al Secolo XIX -. Nessuno qui riesce a gestire la viabilità interna al porto e a consentirci di uscire”.Fuori, gli agenti della polizia locale hanno lavorato a lungo per far defluire il traffico. In attesa che anche la congestione del tratto di A7 successivo al bivio con la A10, in direzione Nord, si liberasse progressivamente dalle code. Che hanno contribuito a intasare l’elicoidale e l’intero nodo di San Benigno. La situazione è iniziata a tornare alla normalità dopo le 11.30. Dai vertici della Moby, che proprio mercoledì aveva incassato il parere favorevole degli obbligazionisti al piano di ristrutturazione aziendale (nei fatti aprendo la strada alla sopravvivenza della compagnia di navigazione, se ci sarà il via libera dalle assemblee dei creditori previste la prossima settimana), si preferisce non commentare i fatti dell’altra notte……clicca qui



