“In questo momento difficile, per la crisi pandemica non superata e per i potenziali effetti della guerra in Ucraina, è irresponsabile pensare a una “deregulation“ nei porti. Permettere lo scambio di manodopera tra diversi terminal in mano ad un unico concessionario è un colpo letale all’organizzazione del lavoro che ha ben funzionato nel nostro scalo, sia per le imprese sia per i lavoratori, anche nei momenti più difficili……clicca qui