“Un aiuto concreto ai lavoratori dopo due anni passati a fronteggiare in prima linea l’emergenza pandemica. Siamo soddisfatti del risultato raggiunto, in un momento così difficile per il Paese”. Con queste parole il Segretario SLM-Fast-Confsal, Vincenzo Multari, ha annunciato la chiusura del contratto aziendale FSI, arrivato dopo l’accordo politico economico tra Agens e le OO.SS. che ha portato alla stipula del rinnovo del CNNL della mobilità area “attività ferroviaria”.
L’intesa non prevede modifiche normative ma un ampliamento dei beni e servizi di welfare: il fine è agevolare il bilanciamento dei tempi vita – lavoro. L’intesa prevede inoltre un ampliamento di 200 € (per un totale di 300 €) della somma destinata all’assistenza sanitaria integrativa, ivi compresa la tutela del reddito per i lavoratori riconosciuti inidonei alle mansioni per cui sono stati assunti in via definitiva, dalla competente struttura di RFI. Sarà riconosciuta inoltre a titolo di “una tantum” a copertura del periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2021 l’attribuzione del premio di risultato di 850,00 € di cui 500,00 € che verranno erogati in busta paga nel mese di giugno e 350,00 € in welfare.
Inoltre l’incremento dell’1% sul fondo pensione complementare Eurofer (totale 2%) solo da parte aziendale.
“Da oggi – ha concluso Multari – approfondiremo la fase di ascolto della categoria per portare avanti le proposte da confrontare con le associazioni datoriali, in modo da arrivare al 31/12/2023 (data di scadenza dell’attuale contratto), con un nuovo rinnovo del contratto che dovrà rispondere alle attuali e future necessità del mondo del lavoro del trasporto ferroviario, che sicuramente subirà ulteriori cambiamenti nella fase post pandemica da SarsCovid-2”.



