“Finalmente un segno tangibile di sostegno e di aiuto per i lavoratori, che hanno fronteggiato in prima linea l’emergenza pandemica e ora, anche a causa del conflitto, si trovano alle prese con un’impennata dell’inflazione che sta progressivamente riducendo il potere d’acquisto delle famiglie. Siamo soddisfatti del risultato raggiunto”. Così il segretario generale Fast-Confsal, Pietro Serbassi, ha commentato l’intesa dei sindacati con i vertici Fs che ha portato alla firma del contratto aziendale FSI.
“Il rinnovo del CCNL della Mobilità area Attività Ferroviarie affronta prevalentemente l’aspetto salariale, lasciando ad una fase successiva il confronto sui temi riorganizzativi e produttivi. Sono stati condivisi 110,00 € come minimi tabellari al parametro medio con l’impegno erogarli in tre trance così distribuite: maggio 2022 45,00 €, novembre 2022 30,00 €, agosto 2023 35,00 €, con un una tantum che copre il periodo dal 2021 ad oggi pari a euro 500,00 che verranno erogati a giugno. Una decisione presa dalle parti anche sulla base del momento particolare che sta attraversando il Paese. Dopo due anni di pandemia e con una nuova crisi economica all’orizzonte, la priorità era quella di ridare ossigeno ai lavoratori che devono fronteggiare un aumento fuori controllo del caro-vita”.
“Ma questo, ovviamente, non è che l’inizio di un percorso intrapreso. Anzi, aver compiuto il primo passo ci permette ora l’immediata apertura di un tavolo negoziale volto ad affrontare le questioni, altrettanto urgenti della riorganizzazione del comparto e dell’adeguamento delle normative alle modificate esigenze del mondo del lavoro, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e l’efficienza dei processi produttivi.”
“Diventa improcrastinabile ora che anche l’altra branca: il CCNL della Mobilità area Autoferrotranvieri trovi la medesima risposta, in coerenza con un idea di sviluppo, efficienza e sicurezza del servizio.”



