Cari equipaggi, donne e uomini di Moby, Tirrenia e Toremar, sto ricevendo da voi negli ultimi giorni incessanti richieste di spiegazione ed io, insieme a voi ed alle vostre famiglie, vivo con preoccupazione e frustrazione l’assordante silenzio del MISE ed il paradosso nel quale ci troviamo.
Giovedì scorso, 10 marzo u.s., si è tenuto l’ultimo incontro con i consulenti di Tirrenia in A.S. nel corso del quale sono state portate soluzioni per smarcare i temi ancora pendenti con apprezzamento da parte dai consulenti di Tirrenia i quali si sono riservati di fornire una risposta dopo aver interloquito con i Commissari di Tirrenia in A.S.
È trascorsa un’altra settimana ed i Commissari di Tirrenia A.S. sono, nonostante i nostri solleciti, … spariti.
Vi ricordo che oggi i Commissari hanno a loro disposizione una soluzione concreta, già sottoscritta dalla maggioranza dei creditori finanziari, che prevede un recupero di oltre il 90% del credito, allo stato attuale, indicato da un parziale lodo arbitrale, in € 159 milioni, elevato ad ipotecario con garanzia su quattro navi di valore ben superiore, scelte da Tirrenia in A.S. stessa.
Ricordo che il CREDITO DI TIRRENIA in A.S. È CHIROGRAFARIO, OVVERO SENZA GARANZIE. Abbiamo offerto ipoteca su ben quattro navi.
La tattica dilatoria del MISE e dei Commissari di Tirrenia in A.S. conferma quanto ho già scritto, ovvero la loro volontà di non addivenire ad alcuna soluzione che non comporti il fallimento dell’azienda che dà lavoro a 6.000 italiani che vivono con ansia e disperazione questa situazione
Il finanziere Di Meo, che a quanto si apprende dagli organi di stampa è indagato dalla Procura di Milano e da oltre un anno si è trasferito a Dubai, in un video postato sulla mia pagina pubblica FB ha afferma: “il MISE è governato dalla Lega e la Lega è finanziata dal principale concorrente di Moby”. E ripete: “Grimaldi è uno sponsor finanziario della Lega Nord”.
Ritengo che l’operato del MISE e dei Commissari di Tirrenia in A.S. sia inqualificabile e che la tattica della non risposta sia finalizzata soltanto a far scadere i termini della presentazione dell’accordo al Tribunale di Milano il 31 marzo prossimo venturo.
Ritengo pertanto, sin da ora, il MISE ed i Commissari di Tirrenia in A.S. non solo responsabili per la deliberata scelta di portare al fallimento un gruppo di Compagnie che dà lavoro a tante persone, assolutamente liquido e con piani di sviluppo importanti, che ha superato il Covid e la crisi finanziaria causata per mano di Antonello Di Meo ispirato dai suoi sodali, sapendosi rilanciare e continuando ad impegnarsi nei confronti di tutto il personale anche quello che sarebbe dovuto essere assorbito da Grimaldi per una clausola sociale mai applicata, ma anche e soprattutto responsabili personalmente per aver rifiutato offerte di gran lunga superiori a quanto potrebbero ottenere dall’eventuale fallimento delle Compagnie. Tutto ciò anche a danno degli stessi creditori di Tirrenia in A.S.