Genova – Si susseguono convegni e agorà su portualità e dintorni, si parla di “norme” come porto sicuro, di sea blindness e port greediness, mentre il mondo intorno si risveglia ogni mattina in uno scenario diverso. Alcune considerazioni partendo dal percepito della visione della politica
Genova – Si susseguono convegni e agorà su portualità e dintorni, si parla di “norme” come porto sicuro, di sea blindness e port greediness, mentre il mondo intorno si risveglia ogni mattina in uno scenario diverso. Alcune considerazioni partendo dal percepito della visione della politica: il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibile oggi, e da una ventina d’anni, si ritrova ad essere un ministero che di fatto gestisce, per gli ambiti di sua pertinenza, asset che rappresentano più del 10% del prodotto interno lordo del nostro Paese. La politica di governo deve realizzarlo, esserne consapevole e procedere rapidamente ad adeguare le sue strutture, mission e modello di governance ai tempi. Se è vero che le infrastrutture sono il sistema cardiaco funzionale alla mobilità di beni e persone, i modelli di spostamento delle persone e delle merci sono radicalmente cambiati.
Un’industry, quella dei trasporti (ma anche della manifattura e dell’energia) che negli ultimi 50 anni si è privatizzata e ora va verso una concentrazione di operatori internazionali, così come internazionali sono le dinamiche delle importazioni e delle esportazioni in un contesto geopolitico sempre più mutevole (più che evidente). L’Iri non esiste più da decenni, il modello economico e industriale non è più nazionalizzabile; non siamo più alle piccole aziende di Stato (Alitalia, Tirrenia, le Ferrovie, i Consorzi autonomi dei porti…) viviamo un contesto di marcato aperto, libero e concorrenziale. In un tale scenario, che è gia ampliamente in corso, non può più coesistere questa confusione istituzionale di compiti e funzioni proliferanti, senza un chiaro quadro non tanto normativo quanto di indirizzo, che di fatto crea entropie e vuoto decisionale……..clicca qui
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