I giudici del tribunale di Milano sottolineano che senza il verificarsi di quattro condizioni la strada sarà il fallimento o l’amministrazione straordinaria. Particolarmente critici anche i commissari giudiziali
Le sorti future di Compagnia Italiana di Navigazione, la società controllata dal Gruppo Moby che nel 2012 ha rilevato dallo Stato l’ex compagnia di navigazione pubblica Tirrenia, sono appese a quattro “elementi condizionanti” che il Tribunale di Milano ha dettagliatamente specificato e per i quali ha imposto tempistiche ben precise.
L’epilogo di questo lungo salvataggio che si protrae da luglio 2020 sarà o il fallimento (come è stato chiesto dal Pubblico Ministero), o il concordato preventivo in continuità (come chiesto da Moby) se il piano concordatario riceverà il voto favorevole della maggioranza dei creditori, o ancora l’amministrazione straordinaria.
Il decreto del tribunale di Milano datato 10 febbraio riassume quanto è stato deciso in occasione dell’ultima udienza del 20 gennaio scorso conclusasi, come noto, con il differimento dell’adunanza dei creditori al 27 giugno 2020……clicca qui