FAST CONFSAL VERTENZA PORTO DI CIVITAVECCHIA

La Vertenza con la società Port Mobility, concessionaria dei servizi nel porto di Civitavecchia, aperta a seguito della procedura di licenziamento collettivo ai sensi della legge 223 del 1991 presentata dall’azienda lo scorso 10 gennaio, ha visto impegnata anche la nostra organizzazione sindacale nei due confronti sino ad oggi avuti per scongiurare i 26 esuberi dichiarati.
La rappresentanza FAST, da sempre impegnata nella difesa anche di un solo posto di lavoro, ha da subito intuito che le motivazioni reali alla proposta dei licenziamenti fossero, malgrado le dichiarazioni di mancato guadagno dovuto alle restrizioni pandemiche ed al relativo calo di traffico nel porto di Civitavecchia , una mera intenzione aziendale di voler attivare un processo riorganizzativo del personale.
Ne è dimostrazione il deciso rifiuto della società alla nostra richiesta di sospensione temporanea della procedura, prevista dalla legge 223 del 1991, per tentare un coinvolgimento strutturale al tavolo negoziale sia della committente autorità portuale che delle istituzioni territoriali coinvolte , Regione Lazio e Comune di Civitavecchia.
Anche nei successivi incontri si è palesata la mancanza assoluta della volontà aziendale di ricercare una soluzione condivisa , anche tramite l’uso degli ammortizzatori sociali al fine di evitare i licenziamenti e di scongiurare un futuro drammatico a 26 famiglie che da qui a poco tempo potrebbero trovarsi senza alcun sostentamento.
Anche per questo motivo la scrivente organizzazione ritiene di condividere il programma di mobilitazione dichiarato da Filt Cgil , Fit Cisl , Uiltrasporti ed Ugl che deve, a nostro parere, essere allargato a tutte le attività portuali a difesa di una delle maggiori realtà produttive della Regione Lazio.
L’iniziativa messa in campo da Port Mobility rischia di avere preoccupanti seguiti e ripercussioni sul tessuto sociale del territorio ed è per questo motivo che Fast Confsal è convinta che contemporaneamente agli scioperi dichiarati, urge convocare un tavolo istituzionale con Regione, Comune di Civitavecchia, AdsP e parti sociali per proseguire il confronto in merito al licenziamento collettivo ed eventualmente intervenire preventivamente sulle emergenti
criticità del settore portuale.

Il Segretario Regionale
(Francesco Menegat)


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