(Bloomberg) —
Moby SpA, la compagnia di traghetti che collega l’Italia continentale con le sue isole, ha presentato istanza di procedura fallimentare secondo il capitolo 15 negli Stati Uniti mentre cerca di completare un travagliato processo di ristrutturazione in patria.
Moby, di proprietà della famiglia Onorato, è stata sotto pressione negli ultimi anni a causa dell’aumento della regolamentazione, della concorrenza più agguerrita e dei deboli volumi di traffico merci ed è stata ulteriormente colpita dalle restrizioni di viaggio dovute alla pandemia. Nel giugno 2020 la società ha presentato istanza al tribunale di Milano per una procedura di ristrutturazione sotto la supervisione del tribunale, ma quest’estate i suoi ricavi sono cresciuti al di sopra delle aspettative.
La società ha raggiunto un accordo di ristrutturazione non vincolante con un gruppo che rappresenta più di un terzo degli obbligazionisti il 24 settembre, ma ha bisogno della maggioranza di loro per sostenerlo in una riunione prevista per il 20 gennaio. Come parte del piano, il gruppo potrebbe fornire nuovi finanziamenti.
A novembre, un tribunale di Milano ha ordinato il sequestro di 20 milioni di euro (22,8 milioni di dollari) di beni della società madre di Moby, Onorato Armatori Srl, su richiesta di Tirrenia di Navigazione SpA, una società insolvente i cui beni sono stati acquistati dalla Moby assediata nel 2011. Il Gruppo Onorato ha detto in quel momento che l’ordine di sequestro sarebbe stato impugnato.
I 300 milioni di euro di obbligazioni di Moby erano indicati a 76 centesimi sull’euro il 14 gennaio, rispetto al minimo storico di 28 centesimi toccato ad aprile, secondo i dati compilati da Bloomberg
https://www.bnnbloomberg.ca/italy-s-ferry-operator-moby-files-for-chapter-15-bankruptcy-1.1708010
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