Il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi è intervenuto oggi a Trieste all’incontro “Lo sviluppo del Paese passa dal buon lavoro e dai trasporti” organizzato dalla Uiltrasporti FVG.
La Portualità rappresenta l’anello di congiunzione tra mare e terra, è un settore che ha dimostrato tutta la sua resilienza anche durante la pandemia grazie ad un contesto di regole chiare in cui vogliamo che continui a svilupparsi. Dobbiamo impegnarci per preservare l’applicazione del Contratto nazionale, un modello che verte sul sostegno legislativo e che dobbiamo esportare anche in altri settori, come ad esempio quello della logistica.
L’attuale legislazione non deve essere scardinata, ma va inserita in un quadro di visione per il futuro.
Lo sviluppo e l’automazione in atto in questo settore non puó non tenere conto del fattore umano che è ancora fondamentale e che anzi va valorizzato e tutelato a partire dal riconoscimento del lavoro portuale come lavoro usurante.
È importante poi non scardinare la legge sui canoni di concessione per favorire il passaggio ad una natura privatistica delle autorità portuali, questo vorrebbe dire subordinare il Paese ai grandi gruppi finanziari dello shipping.
Ci preoccupa che il Governo non ponga l’attenzione che deve su questo tema e in generale su questo settore. Anche per questo abbiamo proclamato lo sciopero dei lavoratori portuali del 17 dicembre, serve una sede di discussione permanente che metta intorno ad un tavolo i ministeri dei trasporti e del lavoro, i rappresentanti dei lavoratori ma anche quelli delle aziende e delle autorità di sistema portuale.
È importante non dimenticare che senza lo sviluppo sociale non ci puó essere sviluppo economico.
