Ai non pochi che imputano al Governo Draghi una scarsa condivisione delle proprie decisioni, anche in presenza di inviti istituzionali al riguardo, si sono aggiunte in queste ore le sigle padronali Aiatp (Associazione Italiana Armatori Trasporto Passeggeri) e Acap (Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei) insieme alle associazioni sindacali Cisal e Federmar.
Oggetto del contendere lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/1159 in materia di requisiti della gente di mare. E, in particolare, l’articolo 2 che fra le altre cose introduce una definizione di “acque protette” in funzione del limite posto alle “navi non adibite alla navigazione marittima”: stagionalità (maggio-settembre), diurnità, particolari condizioni meteo-marine e rispetto della distanza di 0,5 miglia dalla costa (che diviene un miglio con la definizione di “acque adiacenti alle acque protette”, entro cui le “navi non adibite alla navigazione marittima” possono operare coi medesimi limiti)……clicca qui




