Preparazione, formazione e competenza con il sigillo di una tradizione che vive e si perpetua da anni. In questi giorni procedono a ritmo serrato negli uffici della Direzione marittima di Cagliari gli esami per il conseguimento dei titoli professionali marittimi di ufficiale e primo ufficiale di coperta e di macchina e le relative certificazioni.
Un carnet di titoli e di qualifiche di prestigio e insieme di grande responsabilità che impegna la vita e le abilità di 161 marittimi-111 di coperta e 55 di macchina- che si sono presentati agli esami. Un appuntamento che periodicamente impegna in un ingente sforzo organizzativo il personale della Direzione marittima, cui spetta il non facile compito di selezionare gli uomini e le donne che potranno fregiarsi di uno status non soltanto professionale di pregio: un titolo che richiede come poche altre realtà professionali competenze, capacità e conoscenze imprescindibili per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, come varie volte segnalato.
Gli aspiranti ufficiali che ambiscono al passaggio di grado sono tutti già da tempo pienamente inseriti nel mercato del lavoro, con un imbarco pronto che ne attesta la preparazione e la competenza anche pratica già acquisita. Un’ondata di storie, di speranze e di ambizioni che si è riversata negli alberghi e nei bed & breakfast del Capoluogo con la propria carica di vitalità e di aspettative per il buon esito di una prova determinante per la propria carriera di marittimi, ma soprattutto per la propria vita. Un patrimonio di tanta vita vissuta e tantissima da vivere che, per gli strani inciampi del destino, ha incrociato la vita di tanti professionisti del mare che quel tratto di strada, a suo tempo, affrontarono e superarono con le stesse ambizioni e le stesse aspettative. Un’esperienza vissuta dai tanti decani della delegazione di Cagliari del Collegio nazionale Capitani di lungo corso e macchina, che hanno ricevuto in visita alla spicciolata numerosi dei candidati di oggi, in uno scambio di opinioni, convincimenti e contributi personali con il merito di stimolare un costruttivo confronto di idee sulle problematiche e le criticità di un settore, quello marittimo, cruciale per l’economia e lo sviluppo complessivo del Paese.
A misurarsi in questa fondamentale prova, insieme ai trenta sardi, provenienti per la gran parte da Carloforte, Porto Torres e Cagliari, una nutrita rappresentanza geografica proveniente dagli storici avamposti marittimi del Meridione: Campania, Puglia e Sicilia. Quanto alla compagine dei sardi, da sottolineare il contributo formativo determinante offerto a 14 di loro-9 di coperta e 5 di macchina- dalla Fondazione Mobilità Sostenibile Sardegna “MoSoS” di Cagliari.
Una realtà didattico-formativa, l’istituto tecnico superiore MoSoS, che ormai da diversi anni accompagna gli studenti diplomati degli istituti nautici dell’Isola in un percorso di istruzione e avviamento al lavoro di eccellenza nell’ambito della mobilità sostenibile. Con il triennio formativo 2020/2023 è partito il sesto corso rivolto a 26 allievi sempre con l’ obbiettivo di favorire l’incontro tra la domanda occupazionale delle imprese e gli allievi diplomati dagli istituti nautici della Sardegna ,finalmente supportati da una valida scelta alternativa nel ventaglio delle opzioni formative post diploma.Come è noto anche il MOSOS si avvale del modello organizzativo della fondazione che incentiva,appunto,la collaborazione tra imprese e sistema scolastico istituzionale.Un universo di competenze imprescindibili per una evoluzione davvero compiuta di un mercato fondamentale come quello del mare che con i suoi”numeri” si rivela uno dei pilastri più saldi della eccellenza italiana su cui puntare con decisione,come tante volte ricordato, il timone del Paese.
Nicola Silenti (ilsarrabus.news)