Le navi costiere restano ormeggiate nei porti per il secondo giorno, a causa dello sciopero nazionale di 48 ore deciso dalla Federazione marittima panellenica con la prospettiva di un’escalation.
Le principali richieste dei sindacati dei marittimi sono:
-La firma di Contratti Collettivi di Lavoro con sostanziali incrementi per il 2020-2021.
-Trattare i problemi di lavoro affrontati dai marittimi (straordinari, intensificazione, orari di lavoro e di riposo, violazioni delle BCC)
-Questioni previdenziali relative ai tagli e alle riduzioni delle pensioni e ai ritardi nella concessione dei diritti assicurativi dei superstiti.
Abolizione delle leggi (4150/2013, nd 2687/53, 4117/2020)
-Prendere misure per la disoccupazione, la ricostruzione dell’Ufficio per l’Impiego Marittimo GENE e l’essenziale protezione e sostegno dei disoccupati.
Fin dal mattino i marinai si radunano nell’area all’interno del porto del Pireo, di fronte alla centrale elettrica.
Secondo le informazioni, il comitato esecutivo della Federazione marittima panellenica dovrebbe riunirsi a mezzogiorno per determinare la sua posizione sull’opportunità o meno di continuare gli scioperi.
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