di Mario Lancisi
Così per meglio difendersi dalle accuse di bancarotta e un po’ per consentire a chi verrà dopo di lui di rimettere in carreggiata un gruppo in cui le compagnie, si difende Onorato, sarebbero tuttavia «solide, forti e soprattutto liquidissime», il patron di Moby lascia, si fa da parte. E così finisce un’epoca: «Per i nostri porti Moby è stata una presenza significativa e creativa. Un’azienda che ha trasportato milioni di persone», riconosce Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità portuale di Livorno e Piombino. Conclude Barbetti: «Moby e Onorato hanno rappresentato molto per lo sviluppo turistico dell’Elba quando Toremar non era in grado di soddisfare la domanda turistica sempre crescente. Gli albergatori e gli elbani hanno sempre accusato Onorato per i traghetti troppo cari ma anche quest’anno è stato dimostrato che non è il prezzo dei traghetti che ha frenato in passato i flussi turistici. Dai primi anni ‘80, Moby è cresciuta con l’Elba e l’Elba è cresciuta con Moby»…….clicca qui




