“Il diritto dei lavoratori a controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali è stata una conquista lunga e faticosa che ha portato tangibili benefici. Dal 1994, anno di nascita dei Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza, le denunce di infortunio si sono quasi dimezzate. Ma da molti anni la curva decrescente ha smesso di crescere e anzi negli ultimi mesi, almeno sul fronte degli incidenti mortali, ha addirittura iniziato a risalire. Per questo è necessario intervenire con urgenza. E la prima cosa da fare è proprio quella di rafforzare il ruolo dei RLS”. Così il Segretario Generale Fast-Confsal, Pietro Serbassi, ha aperto i lavori della terza tappa della campagna “Tra.IN-S 2021-2022, Trasportiamo in Sicurezza”, dedicata ai livelli di competenza tecnica e di rappresentanza dei RLS. Il convegno, moderato da Luigi Monfredi, del Tg1, ha visto la partecipazione, oltre allo stesso Serbassi, di Angelo Raffaele Margiotta, Segretario Generale Confsal, Giovanni Amendola, responsabile servizio legale Fast-Confsal, Susy Matrisciano, Presidente Commissione Lavoro Senato, Vincenzo Carbone, Componente Commissione Lavoro Senato, Romina Mura, Presidente Commissione Lavoro Camera, Cesare Damiano, Consigliere CDA INAIL, e Giovanni Luciano, Presidente CIV INAIL.
“Per riportare i RLS al centro della sicurezza sul lavoro e consentirgli di incidere maggiormente sulla definizione e la messa in atto delle misure volte a tutelare la salute dei lavoratori – ha proseguito Serbassi – è necessario, innanzitutto, intervenire sulla formazione tecnica, oggi troppo carente e inadeguata ad affrontare le problematiche sempre più complesse che lo sviluppo tecnologico e l’evoluzione del mondo produttivo ci pongono davanti”.
“In secondo luogo, occorre favorire la diffusione dei Modelli organizzativi di gestione, che permettono al Rappresentante dei lavoratori di essere coinvolto in maniera attiva non solo sulle decisioni in materia di sicurezza e salute ma anche sull’organizzazione del lavoro, che è un fattore strettamente collegato alla prevenzione. A questo proposito – ha concluso il segretario FAST-Confsal, bisogna anche auspicare una maggiore presenza dei RLS ai tavoli della contrattazione di secondo livello. Infine, per consentire ai RSL di adempiere con libertà ed efficacia a propri compiti, sarà necessario prevedere norme specifiche che li mettano al riparo da possibili ripercussioni disciplinari e/o discriminatorie”.
Roma, 07 ottobre 2021




