Giorgetti, veniamo a trovarti: l’11 ottobre sciopero generale e manifestazione nazionale delle aziende in crisi al Mise

Che fa il ministro Giorgetti? Se lo chiedono tutti. Se lo chiedono in particolare i lavoratori di tutte le aziende in crisi che da mesi attendono risposte, rassicurazioni, un accenno proveniente dal palazzone di Via Molise, che dovrebbe per l’appunto essere l’epicentro dello sviluppo economico e della ripresa di questo paese. Forse per questo ministero dovrebbero trovare un altro nome.

Alitalia, GKN, ex Ilva, Whirpool, Stellantis, Sevel, Embraco, Blutec, Giannetti Ruote, Elica, ABB, JSW Steel, Jabil, Flextronics, Vitesco, Slim Fusina Rolling, Tirrenia, Euralluminia, Ideal Standard, Italtel, Dema, Sicamb, Indelfab, Riese e Sider Alloys… Sono crisi aziendali e di settore che oggi mettono a rischio tra gli 80 ed i 100mila posti di lavoro.

La “standing ovation” tributata dai padroni a Draghi durante l’assemblea nazionale di Confindustria  è un’ovazione alla macelleria sociale subita dalla classe lavoratrice di questo paese, a partire dalla gestione della crisi economica pre e post Covid, passando dalla decisione di sbloccare i licenziamenti con l’avvallo di Cgil Cisl e Uil, fino ad arrivare alla scelta da parte dello stato “di farsi padrone” imponendo il modello Marchionne ai lavoratori Alitalia e dettando così la linea d’azione per tutto il padronato italiano.

Per questo USB ha lanciato un appello affinché durante la giornata di sciopero generale nazionale dell’11 ottobre, tutti i lavoratori delle aziende in crisi del Paese convergano al Ministero dello Sviluppo Economico.

Un invito rivolto a tutte le lavoratrici e i lavoratori che vogliono far sentire la propria rabbia e la propria indignazione a un Governo che sta accompagnando e sostenendo un modello economico basato sul “plusvalore assoluto”; ovvero la ricerca del massimo profitto attraverso l’applicazione di  forme di iper-sfruttamento dei lavoratori e diminuzione dei costi del lavoro attraverso licenziamenti, delocalizzazioni, ricatti e derogabilità totale del salario e dei diritti, anche quelli legati alla salute e la sicurezza delle persone. Un modello di cui Mario Draghi è diventato lo spregiudicato garante.

USB con questa iniziativa vuole rilanciare la necessità di unificazione di tutte le lotte e di tutte le vertenze, che non possono essere affrontate singolarmente ma devono essere messe in rapporto ad una strategia di contrapposizione generale alle politiche attuate da questo Governo. Per questo è importante esserci, ed esserci tutti!

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