È una storia di appalti e spy story internazionali, di ribassi d’asta senza precedenti nella pubblica amministrazione italiana e di intrighi giocati senza pudore nelle alte sfere della finanza mondiale. Nessuno potrà mai accusare Vincenzo Onorato, il patron maximum di Mascalzone Latino, di aver giocato al ribasso. Nemmeno quando, partecipando con la sua Cin – Tirrenia alla gara d’appalto per la continuità territoriale da Porto Torres – Genova, ha osato sfidare, senza timore alcuno, la magnanimità dello Stato spendaccione. Del resto negli uffici di Porta Pia, sede del Ministero dei Trasporti, erano abituati a dilapidare soldi a manetta pur di foraggiare il carrozzone della Tirrenia, prima di Stato e poi di Onorato. Un fiume di denari che ha portato nelle tasche del patron di Moby la stratosferica cifra di 560 milioni di euro in otto anni, salvo le proroghe e i soldi non pagati per l’acquisto della compagnia, tutto per gestire la partita della dis-continuità territoriale marittima con la Sardegna……clicca qui
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