Patrick Rossi , France Bleu RCFM
Dobbiamo temere il fallimento di Moby Lines? La domanda sorge quando la giustizia italiana ha appena incriminato Vincenzo Onorato, presidente e amministratore delegato del gruppo, e suo figlio. I due uomini sono al centro di un’indagine per “bancarotta fraudolenta” condotta dalla Procura di Milano.
Nuova allerta tempesta per il servizio marittimo della Corsica? La questione si pone infatti e questo, anche se, il fascicolo citato questa volta non è in alcun modo paragonabile a quello ad esempio della defunta SNCM. Oggi è la Moby Lines ad essere nel mirino della giustizia italiana. L’amministratore delegato del gruppo, Vincenzo Onorato e suo figlio sono accusati di bancarotta fraudolenta. L’inchiesta aperta dalla Procura di Milano è già in corso da diversi anni. La direzione del gruppo vuole essere rassicurante. E in Corsica, non esprimiamo alcuna preoccupazione per il futuro del servizio per l’isola.
Un servizio che si ricorderà essenzialmente stagionale e la cui ultima rotazione, in quest’anno 2021, sarà effettuata questo giovedì 30 settembre. Un servizio per la Corsica orchestrato da Bastia dal gruppo Moby Paoli che gestisce le traversate tra Bastia, Genova e Livorno, nonché le traversate tutto l’anno tra Bonifacio e Santa Teresa in Sardegna.
In Corsica non sembriamo esprimere particolari timori per il futuro. E per una buona ragione, Moby Lines non è una piccola impresa. Riunisce tre compagnie di navigazione, Onorato, Tirrenia e Toremar, società con 5.400 dipendenti, una quarantina di navi che servono oltre la Corsica e la Sardegna, la Sicilia o Malta. Moby Lines ha anche una nave da crociera a Saint-Pertersbourg.
Moby Lines, insomma, fa i muscoli e ricorda anche di sfuggita di aver convalidato con la giustizia italiana un accordo quinquennale per il rilancio di una delle società allora in grande difficoltà.
