I marittimi riceveranno un aumento di stipendio del 4,5% in due anni

Un aumento del 4,5% in due anni per i marittimi è stato concordato dai datori di lavoro e dai sindacati.

Mano di Marcus 

L’International Bargaining Forum (IBF), che comprende l’International Transport Workers Federation (ITF) che rappresenta i marittimi e il Joint Negotiating Group (JNG) che rappresenta i datori di lavoro, si è riunito dal 1° al 3 settembre e ha concordato aumenti salariali per i marittimi nel 2022 e nel 2023.

Dal 1° gennaio 2022 è stato concordato un aumento del 3% di salari e indennità e un aumento dell’1,5% dal 1° gennaio 2023.

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È stato inoltre concordato un aumento del rimborso per i membri JNG dal Fondo di benessere ITF al 20% per contribuire al Fondo di sostegno ai marittimi IBF.

L’aumento dei salari nel 2022 e nel 2023 per i marittimi internazionali che lavorano a bordo di navi battenti bandiera di un registro aperto designato come bandiera di comodo dall’ITF non segue alcun aumento salariale nel 2021 poiché i negoziati nel marzo 2020 sono stati rinviati a causa della pandemia.

Il nuovo accordo è stato visto da entrambe le parti come riconoscimento dei sacrifici fatti dai marittimi durante la pandemia che in molti casi non sono stati in grado di tornare a casa alla scadenza dei contratti.

Il presidente della sezione marittimi dell’ITF, David Heindel, ha commentato: “Dal rischio iniziale che la pandemia ha rappresentato per i marittimi, alla sfida continua dei marittimi a cui a volte vengono negate cure mediche di emergenza dagli Stati di approdo, allo scandalo globale che è la crisi del cambio di equipaggio: attraverso l’ultimo 18 mesi i marittimi hanno dimostrato professionalità e impegno eccezionali.

“Pertanto, siamo orgogliosi di essere riusciti a fornire aumenti al reddito dei marittimi. Viene riconosciuto il loro sacrificio quotidiano per mantenere in movimento le catene di approvvigionamento, consegnando i beni fondamentali per la nostra ripresa a miliardi di consumatori e aziende”.

In rappresentanza del JNG, il capitano Belal Ahmed ha dichiarato: “I datori di lavoro dell’industria marittima, gli armatori, gli agenti di gestione: le acque difficili e tempestose di questa pandemia ci hanno avvicinato all’equipaggio. Vediamo i sacrifici che hanno fatto e, dove all’interno dei nostri mezzi come aziende impegnate a essere presenti in futuro: abbiamo cercato di riconoscere gli sforzi dei marittimi”.