Risorse per il traghettamento veloce sullo Stretto, i sindacati: “Passo avanti ma sui lavoratori Blu Jet solo silenzi”

Filt Cgil e Uiltrasporti: “Rischiamo di vanificare un’opportunità per il nostro territorio se oltre alla riorganizzazione strutturale dei porti e all’incremento del naviglio, non si faranno adeguati investimenti sulla flotta del traghettamento veloce che garantiscano maggiore confort e sicurezza”

l decreto legge appena approvato dal Governo che prevede per lo Stretto di Messina 37 milioni di euro nel prossimo triennio, destinati a opere infrastrutturali idonee ad aumentare la capacità nei collegamenti marittimi per i pendolari tra le due sponde non può che essere accolto positivamente”. E’ la posizione delle segreterie dei sindacati Filt Cgil e Uiltrasporti Messina che contestano la mancanza di risposte concrete  “in merito alla qualità del servizio oggi offerto dal vettore pubblico e sulle condizioni di un naviglio obsoleto e inadeguato alle necessità dell’utenza e al delicato servizio di traghettamento veloce nell’area dello stretto”.

“Da anni ormai -scrivono in una nota congiunta – le proteste di sindacati e lavoratori restano inascoltate dal gestore pubblico e dal Governo centrale e si garantisce un servizio di continuità territoriale impiegato giornalmente da migliaia di utenti solo grazie alla professionalità dei lavoratori marittimi impiegati con una flotta di mezzi navali veloci in gran parte a noleggio e spesso poco adeguati agli standard necessari per l’area dello Stretto. 

“Le risorse stanziate – continuano Filt Cgil e Uiltrasporti – saranno messe a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, che auspichiamo sia anch’essa organo di controllo sulle condizioni complessive del servizio offerto dal gestore. Reputiamo l’investimento come un importante passo avanti ma rischiamo di vanificare un’opportunità per il nostro territorio se oltre alla riorganizzazione strutturale dei porti e all’incremento del naviglio annunciato sul segmento del gommato e del ferroviario, non si faranno adeguati investimenti sulla flotta del traghettamento veloce che garantiscano maggiore confort e sicurezza. 

“Reputiamo sia necessario un urgente cambio di passo gestionale e organizzativo anche nel traghettamento pubblico pendolare sullo stretto – concludono i sindacati – e in merito al Governo nazionale lanciamo l’ennesimo appello sulle condizioni lavorative e sulla vertenza contrattuale dei lavoratori della flotta pubblica  BluJet ove, a fronte delle numerose proteste di questi anni, riscontriamo un silenzio assordante che appare come una dichiarazione di impotenza da parte del Governo centrale.

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