Il 23 agosto il termine di scadenza delle offerte per la continuità territoriale Tirrenia e Grimaldi disposte a svolgere il servizio in regime di libero mercato
SASSARI. Da una parte due compagnie di navigazione disposte a assicurare un collegamento marittimo senza aiuti pubblici. Dall’altra lo Stato che comunque è intenzionato a assicurare quegli aiuti che le compagnie non vogliono. E per farlo pubblica un bando da alcune decine di milioni di euro. Accade per la tratta Porto Torres-Genova, una di quelle più trafficate e quindi più appetibili per le compagnie. Il bando riguarda la “Procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo di passeggeri, veicoli e merci tra Genova e Porto Torres e viceversa con obblighi di servizio pubblico per la continuità territoriale marittima”. Tratta appetibile dal punto di vista commerciale, si diceva. E infatti, sia Cin (che quel collegamento l’ha assicurato per anni in regime di continuità territoriale) sia la Grimaldi la Porto Torres-Genova la coprono con proprie navi e con soddisfacente profitto. «Moby e Tirrenia credono che quella rotta non abbia bisogno di sostegno pubblico e lo dimostrano con i fatti», aveva dichiarato in una nota la compagnia di Vincenzo Onorato. Concetto espresso anche da Grimaldi. Eppure si parla di qualcosa come 30 milioni Iva esclusa per una durata del servizio lunga 5 anni. Insomma, un bell’affare, ma né Grimaldi né Cin (Tirrenia-Moby) sembrano interessate a quel bando. Di più, sono decise a osteggiarlo tanto da chiederne l’annullamento con un ricorso al Tar. La richiesta di sospensiva d’urgenza è stata respinta e i giudici amministrativi si pronunceranno nel merito il 7 settembre……clicca qui