Gare sulla continuità territoriale. Ultimi aggiornamenti sulla clausola sociale

Vincenzo Fausto Pagnotta Coordinatore nazionale FIT-CISL Trasporto marittimo “La Voce”

La continuità territoriale è un diritto costituzionale di chi abita sulle isole, ma tale diritto deve essere attuato da chi di dovere conciliandolo con quelli delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo il sindacato lo sa bene. E tuttavia sembra che qualcuno si sia dimenticato di questa verità puramente democratica, ma da parte nostra non intendiamo tacerla.
I servizi che garantiscono la continuità territoriale marittima nel nostro Paese si distinguono tra: collegamenti di interesse nazionale, disciplinati da convenzioni tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e l’impresa aggiudicataria (servizio pubblico effettuato tra le isole maggiori e la penisola o tra le isole minori ed una regione diversa situata sulla penisola) e collegamenti infra-regionali disciplinati con accordi con le Regioni.
Come noto, la disciplina generale del regime di continuità territoriale di interesse nazionale è stata intrecciata nella normativa nazionale con le vicende legate alla società Tirrenia-Cin, fino a poco tempo fa titolare della convenzione relativa ai servizi di continuità territoriale (n. 54/2012), stipulata il 18 luglio 2012 con la stessa società e prorogata con il decreto legge n. 34 del 2020 al 18 luglio 2020 e fino alla conclusione delle procedure di gara, che saranno espletate in base alle norme dell’Unione europea.


Il complesso iter di assegnazione dei servizi di trasporto marittimo si è sviluppato in ben quattro macro-fasi: 1) quella propedeutica di verifica del mercato da parte del Mims;

2) la procedura di imposizione di obblighi di servizio pubblico;
3) la fase di gara per l’assegnazione in esclusiva del servizio;
4) quella di stipula della convenzione e gestione della stessa nella fase esecutiva. Alle battute finali di questo percorso e a seguito dell’analisi del mercato dei traffici dell’Art (Autorità di regolazione dei trasporti), i collegamenti Livorno-Cagliari, Brindisi-Catania, Genova-Olbia-Arbatax e Napoli-Palermo sono stati liberalizzati poiché sono cessate le condizioni di fallimento di mercato che giustificavano l’intervento pubblico; per la tratta Civitavecchia-Olbia è stata avviata una manifestazione di interesse per obblighi di servizio pubblico “orizzontali”, ovvero che abbiano un’effettiva regolarità mentre per le cinque tratte Napoli-Cagliari, Palermo-Cagliari, Genova- Porto Torres (invernale), Civitavecchia-Cagliari-Arbatax e Termoli-Tremiti è stato previsto un contratto di servizio da affidare con gara.

Tra le gare, una casella che va a buon fine senza particolari difficoltà è quella relativa alla rotta Napoli-Cagliari-Palermo assegnata a Grimaldi. Per tale tratta la gara prevede 33,6 milioni di euro di sovvenzione per 5 anni di servizio da effettuarsi con un ro-pax di non più di 20 anni, capace di trasportare 650 passeggeri (400 in cabina) e 1.500 metri lineari di carico (o 530 veicoli), oltre a 672mila euro di premialità e 3,3 milioni di euro per un’eventuale proroga tecnica. Grimaldi si è aggiudicata la gara con un ribasso del 18,36% sulla sovvenzione, che quindi si riduce a 27,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda poi la tratta Civitavecchia-Olbia, il Mims ha autorizzato con decreto lo svolgimento del servizio in alta stagione da parte delle tre compagnie Cin – Compagnia italiana di navigazione, Grimaldi, Gnv – Grandi navi veloci, che opereranno congiuntamente in base a un “piano congiunto”che adotteranno fra l’ottobre 2021 e il maggio 2023. Quanto a Cin, titolare uscente della convenzione, il decreto del Mims spiega come il dicastero abbia provveduto a verificare la regolarità fiscale della compagnia e il casellario giudiziale “dei componenti della società”, nulla ostando al rilascio dell’autorizzazione. Resta ora da capire come le vicende legate al Tribunale di Milano e alla procedura concorsuale, possano andare a modificare le condizioni del piano congiunto.
Al contrario del bando di gara relativo al collegamento fra Civitavecchia e Olbia, per quello relativo alla tratta Genova-Porto Torres è invece un tutti contro tutti. Per il tragitto di circa 428 miglia nautiche, i cui costi operativi stimati per l’intera durata della concessione sono complessivamente pari a 109.529.434,64 euro, Invitalia, l’agenzia che ha curato la gara per conto del Mims, ha infatti escluso dalla procedura, in una prima fase, sia Tirrenia-Cin che Gnv, mettendo nuovamente a bando il collegamento marittimo e stabilendo la nuova gara  da circa 30,2 milioni di euro per una durata di 60 mesi, limitatamente al periodo 1 ottobre-31 maggio di ciascuno degli anni dal 2021 al 2026; per partecipare le domande dovranno essere presentate entro il 23 agosto alle 17.
Per la linea Civitavecchia–Arbatax–Cagliari Il Ministero ha invece individuato una soluzione-ponte dopo che la relativa gara per l’affidamento nei prossimi 5 anni si è chiusa con un nulla di fatto e dopo che Tirrenia ha sospeso le prenotazioni sul sito web della tratta. 
Tale soluzione, della durata di sei mesi tra il 15 luglio 2021 e il 14 gennaio 2022, prevede che il servizio sarà operato da una sola unità che dovrà effettuare il collegamento tra Civitavecchia e Cagliari con frequenza tri-settimanale (con almeno due approdi intermedi ad Arbatax distanziati di almeno due giorni) con navi di età non superiore a 30 anni che dovrà poter trasportare non meno di 600 persone, di cui 300 in cuccetta, nonché avere capacità di carico di 820 metri lineari di corsia (per mezzi pesanti), potendo accogliere inoltre ulteriori 46 autovetture. Il Ministero ipotizza ora un importo pari a circa 9,847 milioni con tariffe invariate per i passeggeri. In particolare si segnala in questo caso l’assenza di qualunque cenno alla clausola sociale.
Nel caso della gara aggiudicatasi da Nlg, Navigazione libera del golfo, per la rotta Termoli-Tremiti, si tratta di un bando triennale che prevede una sovvenzione di 12,9 milioni di euro con eventuale proroga semestrale per 2,1milioni e 250mila di premialità che fissa frequenze minime - più elevate in alta stagione - da operarsi con un ro-pax di non oltre 25 anni di età, capace di trasportare 500 passeggeri e 50 metri lineari di carico (o 50 auto). In particolare la compagnia Nlg si è impegnata ad operare a partire da luglio alle condizioni previste dal bando e dal disciplinare di gara, che tra le altre cose prevede all’art.23 la clausola sociale che garantisce i livelli occupazionali, l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e un nuovo integrativo e, conseguentemente, tutte le tutele necessarie del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori.
Come Fit-Cisl continuiamo a ribadire che, a prescindere dalla compagnia affidataria, nell’espletamento delle gare vanno garantiti l’inserimento della clausola sociale e la sua applicazione in toto da parte delle imprese aggiudicatrici, al fine di dare piena garanzia delle tutele occupazionali e del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e di quello di secondo livello, con il mantenimento delle condizioni salariali in essere.
In questa fase di aggiudicazione gare e di presa servizio delle nuove aziende, a garanzia della piena applicazione della clausola sociale serve urgentemente avviare un confronto con le stesse attraverso una regia ministeriale, soprattutto in virtù di quanto sta succedendo in questi giorni ove le due aziende aggiudicatrici delle gare non hanno dato applicazione a quanto previsto dal bando di gara relativamente all’art. 23 del disciplinare.
In riferimento a queste difformità circa il rispetto degli obblighi previsti nei confronti dei lavoratori dipendenti, abbiamo sollecitato al Mims la ripresa del confronto con la partecipazione delle aziende, come concordato nell’incontro del 3 giugno scorso alla presenza di Maria Teresa Di Matteo, Vicecapo di gabinetto del Ministero. 
Serve quindi riporre molta attenzione a tutte le procedure di gara e alla loro applicazione e per questo la Fit-Cisl farà quanto possibile per far sì che i processi si concludano nel migliore dei modi per i marittimi interessati.
In questa direzione va il nostro ultimo intervento con la società Nlg, alla quale abbiamo chiesto un accordo che contemplasse l’art. 23 del disciplinare di gara e lo stesso art. 11 del contratto di servizio, affinché i lavoratori già alle dipendenze del gestore uscente sulla medesima tratta venissero trasferiti senza soluzione di continuità e sopratutto a parità di tipologia di contratto di arruolamento (Crl/Tp) e cioè nel pieno rispetto della specifica clausola sociale.
Laddove apposite voci economiche espresse nel bando di gara erano state previste a compensazione del costo del personale, abbiamo infatti chiesto una lettera di assunzione che garantisca la collocazione nello stesso turno di quello
di provenienza, oltre a tutto quanto previsto per legge e diritti acquisti.
Anche in questo caso come negli altri ribadiamo la nostra disponibilità a realizzare accordi nazionali, ma anche un accordo integrativo attraverso le strutture territoriali per regolamentare le condizioni atte a garantire i medesimi
trattamenti economici vigenti con il gestore uscente.
TORRE D’AMARE IL SITO DEI MARITTIMI…………PER INSERIMENTI LOGHI SOCIETA’ COMUNICATI INVIARE EMAIL [email protected]….TELEFONO UFFICIO DAL LUNEDI AL VENERDI CELLULARE 3770803697…..SIAMO PRESENTI ANCHE COME WHATS APP 3496804446 SEMPRE ATTIVO…….SARETE RICHIAMATI NELLE PROSSIME 24 ORE DAL MESSAGGIO RICEVUTO……HAI DEI DUBBI SULLA DATA DELLA TUA PENSIONE?? QUALCHE NOTIZIA NON TI E’ CHIARA???? VAI SULLA VOCE PENSIONE, UN NOSTRO ESPERTO TI RISPONDE……
        

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