Il segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu prende atto che «malgrado le promesse e le dichiarazioni rassicuranti, continua l’isolamento del sud est della Sardegna. «Come volevasi dimostrare, non sono servite le rassicurazioni dell’assessore regionale dei Trasporti (Giorgio Todde) così come, almeno per il momento, a nulla sono serviti i moniti indirizzati al governo nazionale responsabile in materia di trasporto marittimo. Così come a niente sono serviti i continui sproni alla Regione, rimasta colpevolmente in silenzio e ferma per lungo, troppo tempo. Della nave che per anni attraccava al porto di Arbatax con frequenza bi e tri settimanale, non se ne vede neppure l’ombra e il territorio ogliastrino soffre sotto l’aspetto economico sociale ed occupazionale».
Per Boeddu il tempo delle promesse è terminato ed è per questo che reitera la proposta di una conferenza di servizi ov«vero un tavolo di confronto in cui tutti le parti in causa possa mettere a fattore comune tutte le perplessità, i problemi e proporre relative soluzioni con un unico scopo: la necessità che una nave traghetto ritorni con continuità e frequenze certe ad attraccare al porto di Arbatax». Sulla stessa linea il segretario generale C gil Nuoro Ogliastra, Giacomo Pani. «Qui – dice il sindacalista– non servono più inutili promesse come quelle della giunta regionale, ma dei fatti realmente concreti. E in tempi strettissimi . Senza navi da e per Civitavecchia e Genova su Arbatax, a risentirne saranno il settore turistico, quello delle merci e il diritto alla mobilità di tutti gli ogliastrini». Anche il presidente del Consorzio industriale provinciale dell’Ogliastra, Franco Ammendola, parla di situazione inaccettabile.
«Senza la corsa bisettimanale da e per Civitavecchia – afferma – si creano grandi e nuovi problemi a tutti gli sforzi che stiamo facendo come ente territoriale. Non è possibile che da giovedì 1 luglio non sia più possibile prenotare sulla suddetta tratta. Che viene cancellata come è stato fatto per quella con Genova».




