Ancora una volta, un grave atto di discriminazione si sta consumando alle spalle dei lavoratori marittimi.
Alla negazione subita delle vaccinazioni contro il Covid -19 in molte regioni in italiane ( e fra queste la Campania ) la cui cosa ha costretto lavoratori a rientrare sui luoghi di lavoro, affollati di passeggeri, senza una adeguata prevenzione, oggi continua ad essere negato un altro provvedimento riconosciuto a tutti gli italiani, ossia il diritto alla cura con esenzione totale del ticket per un lavoratore che a seguito del contagio da Covid – 19 ha subito un ricovero ospedaliero.
Abbiamo ricevuto segnalazioni di lavoratori che avevano subito un ricovero per aver contratto il virus ai quali è stato negato quanto riconosciuto a tutti gli italiani in merito a quanto previsto dal decreto legge in materia di esenzioni del ticket per molte analisi per controllare le conseguenze che il virus ha avuto sullo stato di salute per un lavoratore colpito da tale disavventura.
L’appartenere ad un servizio specifico di settore qual è il SASN è una vera e propria necessità per dare risposte specifiche ad un lavoro particolare normato da leggi internazionali.
Oggi far parte del SASN , nei fatti significa non avere una adeguata assistenza ed una prevenzione sanitaria per il periodo pandemico.
NEI FATTI:
- Non veniamo riconosciuti dalle piattaforme regionali necessarie per prenotare le vaccinazioni:
- Non riusciamo a farci visitare nelle strutture pubbliche per carenza di uniformizzazione dei sistemi
- informatici fra servizi sanitari appartenenti allo stesso Ministero della Salute;
- Non riusciamo a ricevere, in tempi adeguati i presidi ospedalieri garantiti a tutti gli italiani;
- Siamo praticamente sconosciuti da tutti i sistemi del SSN che parlano di prevenzione e di assistenza per
- Italiani, come se l’essere marittimo significa non appartenere a questa nazione.
Ma con queste limitazioni a cosa serve appartenere ad un servizio che dovrebbe essere più particolare rispetto ad un servizio normale di assistenza e prevenzione sanitaria?
Noi abbiamo provveduto già da tempo a scrivere a tutti quelli che una risposta avrebbero dovuta darla ma, da ottimi struzzi tutti hanno la testa conficcata nella sabbia, pronti a cacciarla fuori quando ai marittimi bisogna tagliare qualche diritto riconosciuto da anni.
L’assistenza specifica per noi marittimi non è mai stato un privilegio è una necessità per rispondere alla carenza di assistenza quando siamo su una nave lontani da un mondo che ha ospedali medici ed ambulatori, ecco perché siamo costretti a visite particolari che attestano la nostra idoneità/abilità ad espletare tale lavoro.
Ma se tutto questo non viene riconosciuto come diritto, manderemo sulle navi persone più esposte a pericoli sanitari. E la colpa non sarà dei lavoratori o dei medici i quali dovranno avere il nostro riconoscimento, ma di chi non ammettere la nostra particolarità lavorativa.
Il Dipartimento Mare UGL