Moby Prince, parla l’unico superstite Alessio Bertrand: «Da trent’anni vivo con l’ansia»

Al Tg1 parla il mozzo che fu il solo a salvarsi dal disastro del 1991 in cui morirono 140 persone. Ora una nuova commissione d’inchiesta – Ansa /CorriereTv
“Pure gli altri ce la dovevano fare, perché solo io? Non mi do pace su questo”. È quanto ha detto Alessio Bertrand, l’unico superstite della tragedia della Moby Prince intervistato dal Tg1. “Da trent’anni tutti i giorni vivo con l’ansia, con la depressione, prendo psicofarmaci”, ha aggiunto. Appena salvato il marinaio aveva urlato: “Dicevo restiamo qua, recuperiamo qualcun altro. Pure prima di andare nell’ambulanza al porto ero innervosito, e dicevo: aiutiamo gli altri, perché ci sono altre persone”. Ancora oggi Bertrand non riesce a dormire più di tre ore a notte. Con il risarcimento ha comprato la casa dove vive ad Ercolano con la moglie e due figli, che mantiene con la sua pensione d’invalidità. All’epoca era un mozzo di 23 anni, imbarcato con lo zio: da allora non è mai più salito su una nave. “….clicca qui